PALERMO ‒ In città sono state celebrate, per la prima volta, tre unioni civili tra persone dello stesso sesso, come previsto dalla Legge 76/2016 per le convivenze di fatto entrata in vigore lo scorso 6 giugno. Due coppie di sesso maschile e una femminile sono state unite in matrimonio, alla presenza di circa 150 persone tra parenti e invitati. Le cerimonie si sono svolte il 20 agosto alle ore 16, nella sede comunale di Villa Trabia e officiate dal sindaco Orlando il quale ha sottolineato che «A Palermo, con una straordinaria presenza ed attenzione trova una concreta attuazione la legge sulle unioni civili che finalmente interpreta il senso comune, solitamente più avanti del legislatore. Non è, comunque quello di oggi, un evento straordinario, ma un evento ordinario diventato straordinario e che fa notizia solo per effetto del ritardo nell’emanazione della legge, che non è certo una legge perfetta, ne quella che volevamo, ma esiste a garanzia dei diritti civili di ogni persona. Auguri di libertà, eguaglianza e amore».
Alle cerimonie erano, inoltre, presenti i funzionari comunali dello Stato Civile e gli assessori alla pubblica istruzione, Barbara Evola, e alla partecipazione, Giusto Catania. Quest’ultimo ha dichiarato «Un importante traguardo per tutti coloro che in questi anni si sono impegnati per i diritti civili e la numerosa partecipazione di tante persone è il segno che la società civile è decisamente più avanti del legislatore parlamentare. Questa Amministrazione comunale infatti, interpretando un senso comune di attenzione ai diritti civili, diffuso ed accettato tra i cittadini ed evidente oggi, ha istituito il Registro delle Unioni Civili a Palermo tre anni prima che il Parlamento legiferasse in materia. Una nota particolare sull’efficienza del personale e dell’ufficio comunale dello Stato Civile, che ha consentito la celebrazione dei riti con procedura regolare e senza trascrizioni postume, come è avvenuto invece in altri comuni: siamo una delle prime città d’Italia ad avere regolarmente applicato la recente legge sulle convivenze di fatto». Per l’Assessore Barbara Evola «Oltre che un momento emozionante, la celebrazione delle unioni civili rappresenta per la città di Palermo un progresso culturale rilevante ed è un segnale importante, in particolare perché avviene in un momento in cui, non solo in Italia, c’è un ritorno molto pericoloso e diffuso di episodi di omofobia».
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