Ieri si è celebrata la “Giornata internazionale dei bambini scomparsi”, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno che colpisce il mondo dell’infanzia.
La ricorrenza nasce nel 1983 ed è ispirata dalla sparizione di un piccolo statunitense, Etan Patz, di soli sei anni, che venne rapito proprio il 25 maggio del 1979.
La scomparsa delle piccole scosse l’opinione pubblica ed in seguito al suo rapimento nacquero associazioni e movimenti per ricordare e continuare a cercare le persone scomparse, che chiesero nuove leggi a tutela e promossero nuovi metodi di ricerca.
Per i minori scomparsi, l’esperienza dimostra che le prime ore, quelle immediatamente successive alla scomparsa, sono fondamentali per le ricerche e per scongiurare i rischi anche per l’incolumità del minore.
In questa Giornata è utile sottolineare l’importanza dei diversi strumenti messi a disposizione dalle istituzioni per arginare il fenomeno, Il Numero Unico di Emergenza 112, il Numero Unico Europeo di Emergenza 116000 del Ministero dell’Interno e gestito dal Telefono Azzurro e il 114 Emergenza infanzia.
Innovativa e di rapido utilizzo, soprattutto per le generazioni più giovani è l’app YouPol della polizia di stato, attraverso la quale chiunque può segnalare notizie ritenute utili alla ricerca e al rintraccio di persone scomparse: è possibile, infatti, trasmettere in tempo reale messaggi e immagini agli operatori della polizia di stato impegnati nelle sale operative delle questure.
Anche quest’anno la questura di Ragusa è impegnata nella campagna di sensibilizzazione permanente della polizia di stato.
Funzionari e personale della questura e dei commissariati di pubblica sicurezza hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Filippo Traina” a Vittoria, gli studenti del Liceo artistico “G. Carducci” a Comiso e quelli del Liceo scientifico “Galileo Galilei” a Modica.
A Ragusa, l’iniziativa si è svolta presso il centro commerciale “Le Masserie” dove la presenza della polizia di stato presso la struttura è stata accolta con entusiasmo dalla direzione, che ha messo a disposizione una postazione ad hoc.
Il luogo molto frequentato e la valenza attrattiva del Camper della polizia di stato hanno fatto avvicinare numerosissime persone alle quali i poliziotti hanno fornito informazioni e distribuito brochure illustrative.
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