Il 76enne, si era recato al pronto soccorso di Acireale per un dolore al petto ma, stanco dell’attesa, aveva deciso di andare via senza attendere gli esiti. I medici hanno allertato le forze dell’ordine che gli hanno salvato la vita, riportandolo all’ospedale.
Nei giorni scorsi, intorno alle 17:30, giunge alla Sala Operativa del Commissariato di Acireale, tramite il numero di emergenza 112 N.U.E., una chiamata proveniente dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale con la quale, la responsabile di turno , segnala che, poco prima, un paziente di 76 anni, recatosi in ospedale per un dolore toracico, stanco dell’attesa, aveva deciso autonomamente di lasciare il nosocomio, senza attendere l’esito degli accertamenti.
Sul posto i poliziotti hanno appreso, dal medico di turno, che gli esami clinici eseguiti evidenziavano un infarto in corso e che l’uomo senza avvisare si era allontanato, risultando non più rintracciabile.
A quel punto, stante l’imminente pericolo di vita, l’operatore della Sala Operativa del Commissariato dirama la nota alle Volanti al fine di procedere al rintraccio dell’uomo. Nel contempo lo stesso operatore prova a rintracciare il 76enne all’utenza telefonica che questi aveva fornito in ospedale nel momento del triage senza riuscirci, poiché il telefono risultava staccato.
Frattanto, la Volante recatasi presso la residenza dell’uomo ne verificava l’assenza, apprendendo dalla moglie che lo stesso poteva trovarsi in compagnia della figlia. Ottenuto il numero di utenza della stessa, gli agenti della Volante sono riusciti a rintracciarla e, riuscendo a convincerla, senza specificare chiaramente le condizioni del padre, per non allarmarlo a recarsi nuovamente al pronto soccorso, per ritirare l’esito degli esami effettuati e ricevere importanti comunicazioni dai medici.
L’equipaggio della Volante ritornato al pronto soccorso, ha accertato la presenza dell’uomo che ha così permesso ai sanitari di fornire importanti comunicazioni sul suo effettivo stato di salute, procedendo così all’immediato ricovero nel reparto di Cardiologia per ricevere le dovute cure, scongiurando un esito che avrebbe potuto essere drammatico.
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Nata a Catania nel lontano 2002, la piccola Alice si è sempre distinta per la sua risolutezza e determinazione.
Dopo aver deciso di voler diventare un’archeologa, poi una veterinaria e poi un’insegnante, si iscrive al Liceo Linguistico Lombardo Radice e scopre le sue due grandi passioni: la scrittura e le lingue straniere, che decide di coniugare iscrivendosi alla facoltà di Scienze e Lingue per la Comunicazione.