Scoppia la controversia attorno al presidente di Confindustria Catania, Angelo Di Martino, in seguito alle rivelazioni emerse dalle indagini dell’operazione “Doppio Petto“, secondo le quali il gruppo imprenditoriale guidato da Filippo e Angelo Di Martino avrebbe versato il pizzo per ben 20 anni senza denunciare l’estorsione.
La richiesta immediata di dimissioni dal vertice degli industriali etnei è avanzata da Enzo Guarnera, a capo dell’Associazione “Antimafia e Legalità“. In una dichiarazione, Guarnera afferma: “Il Presidente di Confindustria di Catania, vittima di estorsione da parte della mafia, ha avuto rapporti finanziari con l’organizzazione criminale per due decenni senza mai denunciare. Dovrebbe rassegnare le dimissioni senza indugi, e se ciò non accadesse, la sua organizzazione dovrebbe revocargli la fiducia. In mancanza di tale azione, la vergogna ricadrebbe su di lui e sui suoi colleghi imprenditori.”
La Fratelli Di Martino, una delle principali aziende siciliane nel settore del trasporto e della logistica, risulterebbe tra le imprese sottoposte a estorsione. Pare che per evitare ritorsioni, la società abbia versato diverse migliaia di euro all’anno alla famiglia Ieni, per un periodo di circa vent’anni. A supporto di queste accuse, gli inquirenti fanno riferimento a intercettazioni telefoniche e registrazioni video dei pagamenti. Nel dicembre del 2021, uno degli estorsori è stato arrestato mentre riscuoteva una somma di quattromila euro.
Dopo la divulgazione di tali informazioni sui giornali locali, Angelo Di Martino, proprietario dell’azienda insieme al fratello Filippo, ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza di Confindustria Catania. L’associazione degli industriali, infatti, ha un codice etico che prevede sanzioni, inclusa l’espulsione, per gli associati che corrompono. L’imprenditore ha dichiarato di voler chiarire la sua estraneità ai fatti e ha sottolineato la sua condanna verso ogni attività illecita.
In una comunicazione ufficiale, Confindustria Catania afferma che Angelo Di Martino, “dopo aver manifestato la propria estraneità ai fatti, come riportato dalla stampa, riservandosi di intraprendere azioni legali, ha scelto di rinunciare al mandato e di presentare le dimissioni, al fine di salvaguardare l’immagine dell’associazione e evitare ulteriori speculazioni“.
Fonte Foto in Evidenza: Palermo.Repubblica
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