Dalla Certosa, dove si incontreranno alcuni dei protagonisti storici del Bologna FC 1909, passando per i Prati di Caprara e la Birreria Ranzani dove tutto è iniziato. Un viaggio nella memoria di una società calcistica legata a doppio filo con la propria città
BOLOGNA— «I tifosi sono sempre di più un target di consumo, subiscono una martellante operazione di omologazione massificata verso tre o quattro squadre, da parte di chi gestisce il sistema calcio». Da questa considerazione è nata nel 2012, a Cristian Ventura e Stefano Dalloli, l’idea del Percorso della Memoria Rossoblu per celebrare il cinquantesimo anniversario del Centro Bologna Clubs. Inoltre, circa una settimana fa, con una delibera, la Giunta Comunale ha concesso un contributo di 10.000 euro all’associazione omonima per finanziare il tour fisico tra i luoghi simbolo della storia del Bologna FC 1909 in città, con l’ausilio di targhe informative, un progetto di comunicazione che prevede depliant, brochure e un sito internet correlato.
I lavori relativi alla raccolta di materiali e contenuti sono cominciati nell’ambito delle iniziative legate al 50° anniversario dalla fondazione del Centro Bologna Clubs, a 3 anni di distanza dalle celebrazioni del Centenario del Bologna Football Club 1909. Da quel momento, infatti, molte informazioni relative ai luoghi storici e ai personaggi sono già presenti nel sito dell’associazione “Percorso della Memoria Rossoblù“. Sono riusciti a riscoprire l’esatta ubicazione dei campi da gioco e hanno ritrovato il nome dei negozi storici di proprietà dei tifosi e calciatori.
Il progetto non finisce qui e l’idea alla base del open project è quella di diventare una sorta di Network della Memoria in cooperazione con tifosi e giornalisti che potranno contribuire, con iniziative personali, a mantenere viva la storia della famosa squadra calcistica bolognese.
«Abbiamo deciso di concedere un contributo a questa iniziativa perché ha una doppia valenza, da un lato valorizza la storia della nostra squadra e offre a tutti i bolognesi la possibilità di riscoprire le radici del Bologna calcio» spiega l’assessore allo Sport, Matteo Lepore. Al seguito della raccolta di informazioni iniziata circa 6 anni fa, ora l’idea sarebbe di concretizzare il progetto al 100% collocando targhe informative con tanto di QR Code nei luoghi cittadini simbolo della storia della società calcistica, affiancandovi brochure e costituendo un’App dedicata. Storia che dalla memoria cartacea degli annali dovrebbe ritornare a collegarsi al territorio, in modo particolare per riaccendere gli interessi delle nuove generazioni, come dichiarano gli organizzatori.
Il tour partirebbe dalla il Cimitero della Certosa di Bologna, luogo in cui sono stati ritrovati molti personaggi connessi alla storia della società calcistica, successivamente si andrebbero a visitare altre realtà simbolo di questa memorabile avventura. Come il campo dei Prati di Caprara, primo terreno da gioco dei rossoblu e luogo in cui si è disputata la prima partita cittadina nel 1906, o anche la Birreria Ranzani in vai Spaderie 6, dove il Bologna FC fu fondato il 3 ottobre del 1909. In concomitanza con questo progetto, l’Amministrazione del Comune di Bologna ha deciso di proporre un’intitolazione ad Angelo Schiavio, campione del mondo nel 1934 che giocò e allenò il Bologna, e di apporre una tarda nel luogo di nascita del BFC come suggerito dall’attuale presidente Joey Saputo.
Giulia Bergami
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