BOLOGNA − Grazie alla collaborazione tra MAMbo e Regione Emilia-Romagna la fedele riproduzione dell’edificio ideato da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, situato nel parco di fronte all’ingresso della Fiera, sarà accessibile gratuitamente mediante visita guidata dall’11 novembre sino al 31 gennaio, tutti i weekend.
Si tratta del simbolo di un importantissimo pezzo di storia dell’arte e dell’industria. Ma non solo: rappresenta anche l’emblema di un’incredibile maestria architettonica e di aiuti tra fiere internazionali. Il padiglione dell’Esprit Nouveau fu costruito a Bologna nel 1977 e inaugurato il 6 ottobre dello stesso anno, in occasione del Salone interazionale dell’Edilizia (Saie) a cui partecipò anche la Francia. L’edificio originale fu ideato da Le Corbusier e Pierre Jeanneret nel 1925 per L‘esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi, ma fu demolito.
Cinquant’anni dopo, l’idea di ricostruirlo nel capoluogo emiliano-romagnolo fu degli architetti Giuliano e Glauco Gresleri. Un esempio di efficenza lavorativa impeccabile: il tutto venne, infatti, costruito in soli tre mesi contro i cinque impiegati per realizzare l’originale parigino. Inoltre l’impresa italiana “Grandi Lavori” lavorò sotto la Direzione artistica e l’Alta sorveglianza del pool di architetti e tecnici della “Fondazione Le Corbusier” di Parigi. Bologna e i suoi cittadini lo avevano però abbandonato.
Ad agosto dopo numerosi incontri tra MAMbo, Fondazione Le Corbusier, Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna si sono avviati i lavori di ristrutturazione del Padiglione di Le Corbusier sotto la supervisione dell’architetto Giuliano Gresleri. L’edificio, di proprietà del Comune, è stato preso in gestione dalla Regione nel 2011, pertanto ambedue si sono fatte carico del finanziamento totale del restauro per un valore complessivo di circa 200mila euro. I lavori hanno riguardato la completa tinteggiatura interna ed esterna dell’edificio. Nello specifico, il restauro della grande scritta EN in facciata è stato fatto con particolare attenzione al rispetto e ripristino dei colori autentici. Si è proceduto poi alla messa in sicurezza di molte parti del padiglione: ai sottili cristalli delle vetrate originali si è preferito sostituire vetri stratificati di sicurezza e sono stati restaurati gli infissi metallici. Per finire è stato rinnovato il triplice sistema di tendaggi del living, rifatto il percorso pedonale di ingresso esterno e installata la linea vita per l’accesso in sicurezza sul tetto.
A quarant’anni dalla sua edificazione in piazza della Costituzione, dalla Fiera di Bologna, il padiglione potrà di nuovo essere accessibile al pubblico. Il complesso, con il grande albero che lo attraversa proprio al centro, ogni weekend potrà essere visitato gratuitamente grazie alle visite guidate a cura del Dipartimento educativo del MAMbo. Presente all’inaugurazione anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini che si è dichiarato soddisfatto e orgoglioso di aver restituito a Bologna «un piccolo grande edificio […] che ha molto a che fare con la storia propria dell’Emilia-Romagna e della nostra gente: la capacità di guardare e interpretare lo spirito di novità in tutti i settori e in ogni tempo».
Giulia Bergami
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