Lo scorso giovedì pomeriggio, a seguito della emissione del provvedimento restrittivo della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino, è tornata in carcere una dottoressa di 66 anni, famosa per curare i tumori in modo alternativo.
La donna era già nota alle forze dell’ordine per la lunga vicenda giudiziaria che l’ha vista coinvolta, sempre inerente le cure a malati di cancro con metodi non convenzionali.
La dottoressa, ritenuta responsabile del reato di omicidio colposo, aggravato dall’omissione dell’obbligo giuridico di impedire l’evento e dalla previsione dell’evento stesso, è stata rintracciata e arrestata dai poliziotti del commissariato Barriera Nizza dell’ufficio misure di prevenzione, sicurezza e cautelari. Poche ore dopo, la donna ha ricevuto un provvedimento ristrettivo a suo carico.
La dottoressa è stata condannata ad espiare una pena di 3 anni, 8 mesi e 26 giorni di reclusione.
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