MILANO – Martedì la città di Milano si è svegliata ancora una volta come teatro di scandali e di appalti manomessi. All’alba è stato arrestato Mario Mantovani, vicepresidente della regione Lombardia ed ex assessore alla Salute, accusato di aver truccato un appalto per il servizio di trasporto dei malati sottoposti a dialisi. Paradossalmente, proprio nella giornata di martedì l’indagato avrebbe dovuto intraprendere una serie di incontri riguardo al rapporto tra trasparenza e Pubblica Amministrazione.
Terremoto anche tra i leghisti: difatti, la manomissione della gara da 11 milioni di euro sarebbe stata proposta dal numero due di Roberto Maroni, Massimo Garavaglia. Tra le diverse accuse, Mantovani avrebbe ottenuto delle prestazioni professionali gratuite dall’architetto Gianluca Perotti, concedendogli importanti ruoli in appalti pubblici e avrebbe anche lottato per il mantenimento della carica per Angelo Bianchi, responsabile unico per gli inteventi di edilizia scolastica al provveditorato delle opere pubbliche di Lombardia e Liguria, anche lui arrestato.
Ma non è finita qui: insieme a Bianchi e Mantovani, è stato arrestato Giacomo Di Capua, assistente del vicepresidente lombardo. Insieme sono coinvolti in quella che è stata definita Operazione Entourage e che interessa un insieme di cooperative, le quali si occupano di gestire case di riposo per anziani e centri per ragazzi disabili, gestite tramite prestanome proprio dallo stesso Mantovani, che ne ha ricavato un cospicuo patrimonio, costituito anche da immobili di particolare pregio artistico. I capi di imputazione, tutti riferiti agli anni tra il 2012 e il 2014, sono «turbative d’asta sia nel settore della sanità sia nel settore dell’edilizia scolastica; condotte corruttive poste in essere da importanti cariche istituzionali presso la regione Lombardia, nonché da pubblici funzionari in servizio presso il provveditorato opere pubbliche della Lombardia, condotte concussive esercitate da importanti cariche istituzionali presso la regione Lombardia».
Le indagini saranno condotte dal pm Giovanni Polizzi, mentre il gip è Stefania Pepe. Le perquisizioni delle diverse sedi interessate, tra cui quelle delle USL coinvolte, sono ancora in corso. Garavaglia si è subito messo a disposizione delle autorità per le interrogazioni, dichiarando inoltre di non essersi «mai interessato di gare nel settore della Sanità – continua – si tratta evidentemente di un errore». Lo scandalo insegna che sono sempre più rari i limiti morali capaci di frenare la concupiscienza di denaro: la vita umana, la malattia è il disagio non sono sufficienti contro la speculazione e l’abuso.
Viviana Giuffrida
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.