Lufthansa punta all’espansione. È sostanzialmente questo l’obiettivo principale della più importante compagnia aerea tedesca. Per portare avanti questo processo di ingrandimento, nel quartier generale di Colonia hanno stilato due piani: uno a brevissimo termine, concretamente già effettuato, e un altro a medio termine, ma anch’esso prossimo alla realizzazione. Per comprendere al meglio questi due progetti, è necessario avere due nomi: Air Berlin e Alitalia.
La notizia più calda è di poche ore fa: Lufthansa ha comprato una parte della compagnia aerea tedesca Air Berlin, destinata al fallimento dopo aver accumulato oltre 1,2 miliardi di perdite negli ultimi tre anni. Come riportato da Milano Finanza, Lufthansa rileverà 81 aerei, 3mila dipendenti e anche due vettori regionali (Luftfahrtgesellschaft Walter e l’austriaca Niki, fondata nel 2003 dall’ex pilota di Formula 1 Niki Lauda) per un totale di 210 milioni di euro. «Si tratta di una pietra miliare nella storia di Lufthansa e Air Berlin.
L’intesa assicura che nessuno degli impiegati delle attività rilevate sarà licenziato» ha commentato Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa. Questa trattativa deriva principalmente dalla volontà della compagnia tedesca di rafforzare la flotta nelle linee a medio-lungo raggio, in cui Air Berlin primeggiava, in particolare nelle tratte verso il Nord e Centro America.
Un discorso diverso, invece, va fatto per Lufthansa e Alitalia. Partiamo dal presupposto che lunedì 16 ottobre, alle ore 18, scadrà il termine per presentare offerte vincolanti per la compagnia aerea italiana. «Alitalia per come è oggi non è tema da discutere, ma se ci fosse un’opportunità per creare una nuova Alitalia allora Lufthansa come numero uno in Europa sarebbe interessata» ha commentato l’ad di Lufthansa Spohr qualche giorno fa. Secondo le ultime indiscrezioni riportate sempre da Milano Finanza, oltre alla compagnia tedesca anche il fondo americano Cerberus e EasyJet avrebbero un certo interesse nel rilevare il vettore italiano. Si stima che il blocco Alitalia, nella sua totalità, abbia un valore che si aggirerebbe intorno ai 700-800 milioni di euro.
Il primo passo verso l’espansione è stato fatto con l’acquisto di una parte di Air Berlin. Così facendo Lufthansa potrà ulteriormente incrementare le tratte a medio/lungo raggio. Manca sempre meno tempo, invece, per presentare l’offerta vincolante per Alitalia, passaggio che potrebbe essere fondamentale per la compagnia aerea italiana.
Marco Razzini
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