Damiano Tommasi il 26 giugno del 2022 è divenuto sindaco di Verona. Candidatosi come sindaco a gennaio con i partiti di centro sinistra, tra cui PD e M5S, ha avuto la meglio contro il suo avversario Federico Sboarina. Ovvero, il sindaco uscente, esponente di Fratelli d’Italia.
L’ex calciatore di Verona e Roma ha ricevuto una percentuale di voti del 53, 40%. Una vittoria non spiazzante, ma sicuramente gratificante per l’ex centrocampista.
Damiano Tommasi con la maglia della Roma
Una vittoria certamente inaspettata, ma soprattutto per lui stesso. Per questa vittoria, Damiano Tommasi si paragona a Steven Bradbury, il pattinatore australiano che vinse le olimpiadi nel 2002 approfittando delle rovinose cadute degli avversari e rimanendo l’unico in piedi. Ecco, così è stata, secondo egli stesso, la sua vittoria.
L’anima candida, come veniva definito dal telecronista tifoso della Roma, Carlo Zampa, ha sventolato fieramente la bandiera dell’Europa davanti al suo nuovo pubblico. Damiano Tommasi si è sempre contraddistinto per il suo impegno nel sociale.
Nel 2000 vinse il premio Altro-pallone per le sue azioni di solidarietà, mentre nel 2002 il premio Tor Vergata – Etica nello sport, assegnato al miglior sportivo che si contraddistingue per il fair play ma anche per lotta contro il doping. Tommasi, però, ha avuto anche ruoli da dirigente nell’Associazione Calciatori Italiani e come consigliere federale nella FIGC.
Un palmarés politico che ha permesso al neo sindaco di amministrare una città come Verona. Segno che qualcosa nella città veronese dovrà cambiare.
Damiano Tommasi, però, non è il solo ad aver intrapreso la carriera politca dopo quella vissuta nel calcio. Altri prima di lui ci hanno provato, alcuni ci sono riusciti, altri no, ed altri addirittura con cariche più importanti, scopriamo quali sono.
JULIO CRUZ
Julio Cruz, chiamato El Jardinero, è stato uno degli attaccanti argentini più forti ad aver calpestato i campi della Serie A. Non segnava tantissimo, ma i suoi gol non erano mai banali, soprattutto qaundo entrava da subentrato. Alto 190 cm era un attaccante forte nel gioco aereo ed in Italia ha vestito le maglie di Bologna, Inter e Lazio. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Cruz, nel 2014 si candida come sindaco nella città Lomas de Zamora, carica che non è riuscito a raggiungere. Inoltre possiede una fattoria.
Julio Cruz con la maglia del Bologna
CARLO NERVO
Carlo Nervo è un altro giocatore che ha militato nelle file del Bologna, difatti è anche ex compagno di squadra di Cruz. Dopo l’addio al calcio, l’ex esterno felsineo si è dato alla politica e all’impreditoria. Nel 2009, stesso anno in cui ha smesso di giocare, si candida come sindaco di Solagna, suo paese natale, in provincia di Vicenza. Facendo parte della lista per Lega Nord e Popolo della Libertà, Nervo rimarrà in carica fino al 2014, anno della scadenza del suo mandato. Dopo l’attività politca, diventa un imprenditore nel settore immobiliare.
Carlo Nervo con la maglia del Bologna
VIKASH DHORASOO
Nonostante le 12 presenze in Serie A con il Milan, i tifosi rossoneri ricorderanno Vikash Dhorasoo, ex centrocampista francese con origini mauriziane. Dopo aver lasciato il calciato nel 2008, Dhorasoo prima si dà al poker ottendo ottimi risultati, poi nel 2019 si candida alle elezioni comunali di Parigi tra le file della sinistra radicale La France Insoumise, non venendo eletto.
Vikash Dhorasoo con la maglia del Milan
KAKHABER KALADZE
Dopo la doppietta bolognese, eccovi la doppietta milanista con Kakhaber Kaladze, che a breve sarà una tripletta. E il terzo potete immaginare chi sarà. Kaladze, inoltre, in Serie A ha anche vestito la maglia del Genoa.
Proprio come Nervo per Cruz, anche Kaladze è stato compagno di squadra di Dhorasoo, ma l’ex difensore georgiano ha avuto una carriera politica sicuramente più brillante. Kaladze già durante l’attività da calciatore possedeva una quota di un ristorante milanese ed uno kievita, nella città di Kiev, ai tempi della militanza nella Dinamo Kiev.
Oltre ad un ristorante, in Ucraina possiede anche due alberghi, uno sempre nella capitale l’altro sul Mar Nero. Non solo, nel 2008 fonda una sua personale holding finanziaria, la Kala Capital, con l’obiettivo di attirare capitali esteri in Georgia.
Finito con il calcio e già con un’attività economica avviata, Kaladze vira anche sulla politica. All’inizio aderisce al partito di centro sinistra Sogno Georgiano che in seguito vincerà le elezioni. Nel 2012 viene eletto deputato e diventa Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali, carica che manterrò fino al 2017. E viene anche secondo vicepremier della Georgia. Dal 2017 è sindaco di Tbilisi, la capitale della sua nazione.
Kakhaber Kaladze con la maglia del Milan
GEORGE WEAH
Ecco servita la tripletta milanista con George Weah, il primo Pallone d’Oro africano e di questo articolo. La carriera politica dell’ex attaccante rossonero è stata travagliata, ma alla fine ce l’ha fatta divenendo addirittura presidente della Liberia, la sua nazione. La sua prima candidatura alle presidenziali inizia nel 2004 tramite il CDC, Congresso per la Democrazia ed il Cambiamento. Weah risultò il candidato più votato, ma in seguito perse il ballottaggio.
Nel frattempo, si recò negli Stati Uniti per conseguire una laurea in business e decise di candidarsi nuovamente alle presidenziali nel 2011, venendo nuovamente sconfitto. Nel 2014 fu eletto al Senato, ma nel 2017 riusci a divenire presidente della Liberia.
George Weah con la maglia del Milan
ROMARIO
Romario non ha mai giocato in Serie A, ma ha militato in squadre come PSV, Barcellona, Flamengo e Valencia. Uno degli attaccanti brasiliani più forti che si siano mai visti, e non solo, Romario è anche tra i politici brasiliani più generosi. Nato e cresciuto in una delle favelas più povere e malfamate del Brasile, ci tornerà sia in veste da giocatore che da politico per aiutare economicamente la sua gente.
La sua avventura politica inizia nel 2010, quando si candida come deputato nel Partito Socialista Brasiliano. Nonostante il suo forte attaccamento alla terra e alla nazionale, ha mosso critiche nei confronti dello Stato brasiliano accusandolo di riciclaggio di denaro sporco utilizzato per organizzare i Mondiali del 2014 in Brasile. Nel 2018, ha accusato la FIFA di aver sottratto l’organizzazione dei Mondiali in Inghilterra a favore della Russia.
Inoltre, nella sua carriera politica sarà eletto come senatore sempre nelle file del PSB, e nel 2017 lascerà lo stesso partito per unirsi ai Podemos, questa volta in veste da presidente della sezione di Rio.
Romario con la maglia del Barcellona
GIANNI RIVERA
Ennesimo ex calciatore divenuto politico che ha militato nel Milan, Gianni Rivera. Il giorno dopo l’annuncio del suo ritiro al calcio, Rivera divenne vicepresidente del Milan fino al 1986, anno in cui la società passò nelle mani di Berlusconi. Berlusconi in seguito diverrà suo avversario nelle elezioni del 2001.
Rivera ha militato gran parte della sua carriera politica nelle file della Democrazia Cristiana dal 1987 al 1994, mentre nel 2005 divenne un membro del Parlamento Europeo subentrando a Mercedes Bresso, per poi ricandidarsi nuovamente nel 2009 sotto le file dell’UDC, Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro, non venendo però rieletto. Nel 2011 e 2013 si ricandida rispettivamente come capolista per lista dei Unione Italiana Librandi e nell’elezioni per il Senato per il Centro Democratico, ma in entrambe le occasioni fallirà.
Gianni Rivera con la maglia del Milan
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.