NEW YORK – Il cammino di Donald Trump verso la vittoria delle primarie dei Repubblicani non sembra essere così in discesa. Ted Cruz, infatti, ha sorpreso anche gli osservatori più scettici, dimostrando di essere il reale concorrente del miliardario newyorkese più criticato e osannato degli Stati Uniti. Gli ultimi caucus di Kansas e Maine hanno visto una netta vittoria di Cruz, che potrebbe ribaltare gli equilibri politici all’interno del Grand Old Party. Trump, dal canto suo, ha riportato una schiacciante vittoria in Louisiana, mentre in Kentucky il margine di vantaggio si è ridotto considerevolmente. Inoltre, una grande affluenza popolare ha caratterizzato i caucus e le ultime primarie, che vedono un fronte repubblicano quanto mai in forma e desideroso di rivincita nei confronti dei rivali democratici. Il senatore federale texano potrebbe rappresentare un’alternativa più moderata, seppur altamente conservatrice, per gli elettori che non riescono a digerire l’eccessivo carisma di Trump.
Nelle ore successive alla vittoria dei caucus, Cruz ha messo subito in chiaro le cose: per poter vincere queste primarie, ha bisogno che gli altri due rivali (Marco Rubio e John Casich) si ritirino, al fine di far convergere i loro consensi sulla sua persona. Rubio, che era riuscito a mantenersi in corsa dopo la vittoria del caucus del Minnesota, sembra aver perso ogni posibilità di spuntarla. In merito, anche “The Donald” ha infierito sugli avversari, esortando Casich e Rubio al ritiro. Sul fronte democratico, invece, lo scenario rivela un equilibrio maggiore: Hillary Clinton, infatti, è riuscita ad aggiudicarsi la Louisiana; mentre Sanders, seppur in leggero svantaggio complessivo, ha avuto la meglio sia in Kansas che in Nebraska. Pertanto, le primarie che decreteranno i due candidati alla presidenza dello Stato più influente del mondo sembrano ancora un rebus. Una cosa è certa: la grande competitività dei candidati di ambo i partiti sta garantendo affluenze al voto da record. Non resta, dunque, che rimanere sintonizzati per seguire i dibattiti politici che stanno appassionando e, in certi casi, disgustando gli spettatori di tutto il mondo.
Francesco Laneri
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