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Un arresto ogni tre mesi, in tutto venti persone in manette: questa la media di catture dei membri di Casapound da parte della Polizia in un periodo che va dal 2011 al 2016. Nello stesso arco di tempo sono state denunciate 359 persone appartenenti al movimento: uno ogni cinque giorni. I numeri – riportati da L’Espresso – sono certamente preoccupanti, anche se per il Viminale non vi è alcun problema e la situazione è sotto stretto controllo. I luoghi di raduno e aggregazione sono «rigorosamente controllati», i prefetti «svolgono una costante attività di prevenzione attraverso un attento monitoraggio e un’accurata raccolta informativa». Peraltro, dato che «non risultano pronunce giurisdizionali» in merito a una riorganizzazione del partito fascista, non sussiste l’ipotesi di scioglimento del movimento: questa la risposta d’ufficio del Ministero dell’Interno alle domande del deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, Stefano Quaranta. Denunce a parte, comunque, vi sono indagini ricollegabili a Casapound anche in eventi apparentemente innocenti, come le partite di beneficenza (Clicca QUI per saperne di più).