Nell’ultimo ventennio il calore assorbito dagli oceani si è nettamente raddoppiato. Se ciò non fosse accaduto la temperatura della Terra avrebbe potuto sollevarsi drasticamente (non si sa quanto per l’esattezza). Tutto ciò si può evincere da una ricerca di Nature Climate Change, riportata da Focus. Secondo la maggior parte dei climatologi, infatti, gli oceani aiutano due volte l’uomo: in quanto assorbono parte della CO2 presente sul pianeta – la quale va successivamente a depositarsi nei sedimenti oceanici – e assimilano il calore prodotto dall’effetto serra. Negli ultimi due lustri, le ricerche oceanografiche si sono dedicate allo studio dei primi 700 metri di profondità degli oceani, dato che si pensava esser questo lo strato capace di surriscaldarsi maggiormente (per via delle suddette ragioni).
A negare ciò è stato Peter Gleckler, ricercatore del Lawrence Livermore National Laboratory. Non è solo quello strato a surriscaldarsi: Gleckler, lavorando sui dati delle temperature degli oceani rilevate nel periodo 1865-2015 (prestando maggiore attenzione alle epoche comprese tra il il 1872 e il 1876 e quelle tra il 2004 e il 2010) a 2000 metri di profondità, ha infatti dedotto come la temperatura negli abissi possa variare. Dalle sue indagini si evince pure come il 35% del calore assorbito influenzi le temperature anche a profondità maggiori di 700 metri. Non è ancora chiaro, purtroppo, come la fauna e la flora marina possano risentire di quanto appena detto.
Francesco Raguni
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