Expo 2015 è ormai alle porte. Domani, infatti, prenderà ufficialmente il via la manifestazione che si terrà a Milano fino al 31 ottobre. Aspettando l’inizio della kermesse, riavvolgiamo il filo della Storia e raccontiamo le precedenti esposizioni che hanno avuto luogo nel nostro Paese.
Dopo oltre un secolo, l’Italia (e in particolar modo la città di Milano) torna ad essere la casa dell’Esposizione Universale. Correva l’anno 1906, quando il Bel Paese allestì proprio nel capoluogo lombardo la stessa manifestazione di carattere internazionale, il cui fine è quello di mostrare e condividere il grado di progresso raggiunto dalla civiltà umana nel campo della tecnologia e del sapere. Le prove generali dell’evento si svolsero in occasione delle esposizioni di carattere nazionale, organizzate nel quadro post-risorgimentale con l’intento di promuovere l’unità economica e sociale del neonato Paese.
Con l’esposizione del 1906 si celebrò la conclusione dei lavori per la costruzione del traforo del Sempione, che permise di effettuare il collegamento ferroviario da Milano a Parigi. Per questo motivo, il tema dell’Expo fu dedicato ai trasporti. L’evento si svolse all’interno di appositi padiglioni costruiti dietro il Castello Sforzesco, in un’area verde che prese il nome di Parco Sempione. Tra i 225 fabbricati realizzati spicca senz’altro l’Acquario Civico, che tuttora è il parco acquatico più antico d’Europa. Tra le innovazioni presentate, invece, menzioniamo un singolare sistema di riscaldamento per le carrozze.
Qualche anno dopo, esattamente nel 1911, Torino ospitò l’Esposizione internazionale dell’Industria e del Lavoro, che segnò i festeggiamenti per i 50 anni dall’unità d’Italia. L’esibizione aerea al campo volo di Mirafiori contribuì a rendere altamente scenografica la cerimonia d’inaugurazione. Lo scoppio di due conflitti mondiali, poi, interruppe qualsiasi forma di scambio e confronto tra popoli e culture, dal momento che gli esseri umani di ogni parte del globo furono costretti a rispondere alla chiamata alle armi. Nel 1942 si fermarono, quindi, i lavori voluti dal regime fascista presso l’avveniristico quartiere romano dell’EUR (acronimo che corrisponde, non a caso, a Esposizione Universale di Roma). L’imponente macchina organizzativa dell’epoca lasciò in eredità il complesso di edifici progettati da Marcello Piacentini e il Palazzo della Civiltà Italiana, opera realizzata dagli architetti Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano. A 73 anni dall’ultimo tentativo di Expo italiana, ecco arrivare nel 2015 l’evento più atteso da ogni nazione nell’ambito della nutrizione del pianeta e dell’energia per la vita: sarà all’altezza dei precedenti svoltisi in suolo italico?
Gabriele Mirabella
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