Un nuovo progetto chiamato Smog ci permetterà di controllare da vicino un vulcano con una rete portatile di sentinelle. Si tratta di sensori progettati per funzionare in ambienti ostili, come la sommità dei vulcani attivi. Smog, Sistema Multiparametrico di Monitoraggio Geofisico e Ambientale per Applicazioni di protezione civile è stato elaborato dall’INGV-OE in collaborazione con le società Ingegno-Servizi di Ingegneria, Be-On e Nce-Network Consulting Engineering.
Il coordinatore del programma, Luigi Lodato dell’INGV-OE (Osservatorio etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), ci spiega: «Questo sistema modulare di rilevamento dati è capace di registrare e comunicare tutte le informazioni dei vari sistemi a un centro di controllo su una piattaforma portatile». Non solo, aggiunge: «Tutto avviene tramite un collegamento bidirezionale cosi da permettere di scaricare i dati in tempi cosi rapidi da acquisire tutti gli elementi necessari per prendere le giuste decisioni». «Il sistema Smog, in particolare, è stato sviluppato per realizzare una specifica tipologia di rete, denominata Wireless Sensor Network, costituita da un insieme di nodi sparsi nell’area sottoposta a monitoraggio, in grado di acquisire i dati geofisici e ambientali e di trasmetterli ai punti di raccolta denominati “base station”, dalla quale è possibile gestire le singole stazioni presenti nei nodi», prosegue Lodato. Le singole stazioni presenti nei nodi, possono essere gestite da altri utenti per acquisirne i dati e renderli disponibili per successive elaborazioni da parte di prefetture, Protezione Civile o enti di ricerca.
Marcello Strano
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