“Nel prorogare gli sconti sul carburante per chi abita vicino al confine di Stato, la Regione ha dimenticato ancora una volta di considerare i piccoli comuni montani, sui quali le conseguenze del caro benzina pesano decisamente di più” ha proseguito Sturam.
Lo scorso ottobre, con un voto unanime del Consiglio delle Autonomie locali, la Regione Friuli Venezia Giulia aveva approvato la costituzione di una nuova fascia per le agevolazioni sul prezzo del carburante: la “fascia zero”.
Questa suddivisione ha lo scopo di massimizzare lo sconto sul prezzo di diesel e benzina, portandolo fino a 10 centesimi al litro, nei comuni situati entro 10 chilometri dai confini con Austria e Slovenia.
La norma è stata appena prorogata, ma con un peggioramento per le fasce 1 e 2 che si sono viste ridurre di 2 centesimi al litro lo sconto applicato. Dal 1 luglio al 31 luglio, gli sconti massimi applicabili nella Fascia 0 saranno di 37 centesimi al litro per la benzina e di 28 centesimi al litro per il gasolio. Nella Fascia 1 gli sconti raggiungeranno un massimo di 27 e 18 centesimi, mentre nella Fascia 2 saranno di 20 e 14 centesimi.
“Mi pare quasi assurdo favorire ulteriormente chi abitando vicino al confine ha già una alternativa, e nel frattempo diminuire lo sconto per la altre fasce” ha spiegato Sturam. “Credo che invece la politica regionale dovrebbe cercare di aiutare chi si trova molto lontano dai centri principali e deve percorrere tratti di strada lunghissimi per raggiungerli. Basti pensare che ci vuole un’ora di auto per percorrere i 55 chilometri che separano Claut, comune di Fascia 1 da Pordenone”.
“Chiedo nuovamente alla Regione, come già avevo fatto lo scorso ottobre, di fare un ulteriore sforzo e di estendere gli sconti che si applicano alla nuova fascia zero almeno ai comuni di tipo C, ovvero quei comuni definiti totalmente montani che si trovano lontani dai grandi centri urbani” ha concluso Sturam. “Sono molti i temi sui quali la Regione dovrebbe dialogare con i piccoli comuni montani per aiutarli: persino l’acqua, qui, costa paradossalmente più che in pianura. Invito al buon senso: noi siamo disponibili e pronti a sederci a un tavolo per discutere questi argomenti con la Regione”.
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