«Imagination comes in all shapes and sizes»: questo il messaggio della campagna della Mattel per il lancio delle nuove Barbie. Fin dalla loro nascita, le Barbie sono sempre state un’icona per le donne un po’ più vanitose e alla moda. Bellissime, scultoree, perfette, forse troppo, le bambole griffate Mattel oggi, dopo 57 anni, sono diventate più umane: Barbie curvy (formosa), petite (minuta), tall (alta), di tutte le misure e dalle forme più o meno morbide, non più necessariamente bionde con gli occhi azzurri.
La Mattel, attraverso il progetto Alba, rimasto top secret per molto tempo, ha voluto rendere felice tutto il mercato delle donne che vogliono acquistare le bambole sia per le loro figlie che per se stesse. «Questa Barbie – ha detto Kristina Duncan, responsabile del settore Marketing della Mattel – ha dato voce alle pari opportunità per la prima volta come dirigente d’azienda nel 1985. È stata la prima a viaggiare nello spazio nel 1965, quattro anni prima della conquista della Luna, e si è candidata alla presidenza Usa per sei volte dal 1992». È possibile vedere i 33 modellini direttamente sui social, ma bisognerà attendere marzo per poterli trovare in tutti i punti vendita come negozi di giocattoli o supermercati. Per celebrare le tre nuove Barbie, la rivista Time ha commissionato al fotografo Kenji Aoki la prossima copertina. «Con la sua visione unica, riesce a trovare la bellezza negli oggetti quotidiani, elevandoli a forma d’arte» ha dichiarato il giornale londinese, motivando così la sua scelta.
Alessandra Munafò
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