Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è, dal 13 marzo 2013, il 226º papa della Chiesa Cattolica e vescovo di Roma. Da molti è considerato uno dei pontefici più innovativi che ci siano mai stati, basti pensare al giorno della sua proclamazione, quando, una volta affacciatosi per la prima volta su Piazza San Pietro aveva esordito prima con un “Buonasera” e poi chiedendo ai fedeli una preghiera di benedizione “Del popolo per il suo vescovo”. Gesto che fa da subito percepire al mondo la grande umiltà che contraddistingue Papa Francesco.
Il 20 novembre 2023, Papa Francesco, stupisce di nuovo tutti rilasciando un documento che, per la prima volta nella storia della Chiesa, permette alle persone transgender, e alle persone Lgbtqia+, di ricevere il battesimo, fare da padrino o madrina ed essere testimone di nozze. Le coppie omogenitoriali, invece, potranno battezzare i propri figli, sia che questi siano stati adottati, sia che siano nati attraverso la gestazione per altri, purché nel rispetto dell’educazione cattolica.“Perché non esiste una legge canonica che lo vieta”: queste le parole del monsignor José Negri, vescovo di Santo Amaro in Brasile, da sempre in prima linea nella lotta alla discriminazione di queste persone.
Un testo senza precedenti che arriva dopo molti anni di ingiustizie da parte della chiesa cattolica, si pensi ad esempio al Documento, inviato a tutti i vescovi del mondo, risalente agli anni 2000, in cui si indicava di non alterare mai il sesso indicato nei registri di battesimo delle parrocchie. Il testo precisava inoltre che i cattolici che si erano sottoposti all’operazione per cambiare il sesso, non potevano sposarsi o entrare nella vita religiosa. Un cambio passo non indifferente dato che ora, per la chiesa, non rappresenta più un problema l’identità di genere.
Certamente è solo un inizio, ci sono ancora molti passi avanti da compiere, infatti, il documento non toglie ai ministri il potere di includere o meno un membro nella vita della chiesa locale. Inoltre, la Congregazione chiede a questi ultimi, di valutare se la presenza di una persona transgender possa in qualche modo essere “pericolo di scandalo” o “disorientamento educativo della comunità ecclesiale”.
Il testo, al netto delle precisioni al suo interno, è comunque un grande passo per chi ancora, all’interno della chiesa, non si è reso conto del cambiamento che il mondo di oggi sta subendo. Come ad esempio, Joseph Strickland, vescovo della diocesi di Tyler in Texas, famoso per la sua posizione ultraconservatrice, che non ha digerito le politiche di apertura di progressiva inclusione verso le minoranze e gli orientamenti sessuali Lgbtqia+. A tal proposito, Papa Francesco, con una gran lezione di leadership, ha deciso di “licenziare” il vescovo con effetto immediato. Ennesima presa di posizione da parte del Papa, che spera in una chiesa inclusiva a tutto tondo.
Jacopo Caraffa
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