Non ebbe una vita facile, indipendentemente dal periodo fortunato delle pellicole di grande successo commerciale. Sensibile e vulnerabile rimase chiuso in sé stesso per tanti anni, mentre osservava gli eventi passare davanti ai suoi occhi. La depressione di cui parlava con franchezza al suo pubblico ha segnato la sua esistenza; il suo spirito, spesso frizzante e pungente, non era mai volgare.
“La solitudine è un tema portante di tutti i miei film. Amo molto la solitudine e la cerco, per questo poi si riflette nei miei lavori.” (Francesco Nuti)
“Non ho mai vissuto per il successo. Sono un artista. Amo comunicare con il pubblico, emozionare. Il resto non conta.” (Francesco Nuti)
Francesco è andato via: Madonna, che silenzio c’è stasera!
Il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani porge le condoglianze ai familiari e invita i docenti a ricordarlo attraverso le sue opere cinematografiche.
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