CATANIA – il Personale della Squadra Mobile ha proceduto all’arresto in flagranza di reato di un quarantacinquenne per il reato di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio.
I fatti risalgono al pomeriggio di venerdì, quando gli uomini della Squadra Mobile, Sezione Criminalità straniera e prostituzione, hanno bussato alla porta di un’abitazione ubicata nel quartiere San Berillo Nuovo per effettuare una perquisizione.
Una volta dentro casa, dopo aver rinvenuto dentro un marsupio una modica quantità di marijuana ed un bilancino di precisione, dopo la somma in contanti di € 2.800,00 suddivisa in banconote di diverso taglio, gli inquirenti decidevano di approfondire ulteriormente le ricerche e dentro un congelatore, protetta all’interno di una borsa termica, recuperavano una busta contenente circa 1 kg della stessa sostanza stupefacente.
Inoltre, all’interno di un armadio della lavanderia veniva trovata quella che all’apparenza sembrava essere una normale e comune torcia di colore nero, ma che in realtà era uno storditore elettrico a contatto che attivava scariche elettriche.
L’attività di ricerca proseguiva all’interno dello stesso stabile condominiale, fin quando l’attenzione degli Agenti non veniva attratta da un forte odore di marijuana proveniente da un altro appartamento chiuso con un lucchetto, le cui chiavi venivano di lì a breve scovate dentro casa del quarantacinquenne che ne risultava avere la piena disponibilità.
All’interno di quest’ultima abitazione venivano così recuperate ulteriori otto buste sottovuoto contenenti marijuana e due buste contenenti cocaina, oltre a bilancini e materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente.
La sostanza stupefacente complessivamente rinvenuta, circa 5 kg di marijuana e 160 grammi di cocaina, è stata sequestrata e sottoposta ad analisi presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, che ne confermavano la natura e stabilivano il numero di dosi medie singole ricavabili, pari a circa 42.000 per la marijuana e 793 per la cocaina.
Alla luce dei fatti, il responsabile veniva tratto in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, associato in carcere a disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, il quale ha in seguito convalidato l’arresto, disponendo la misura della custodia cautelare in carcere.
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