Una location d’eccezione, il maggior museo civico della città di Catania, per celebrare il lavoro dell’artista catanese che dalla sua straordinaria sensibilità trae spunto per creare una mostra che pone l’attenzione su uno dei temi più drammatici di questi tempi: l’identità di genere e la violenza sulle donne.
Reduce dal recente successo della sua esposizione personale, “Primigenia”, lo scorso settembre a Milano in occasione della prestigiosa manifestazione internazionale “Fuorisalone del mobile 2021”, Bonajuto propone presso il Castello Ursino di Catania una serie di opere scultoree di grande impatto, che raccontano il femminile nelle diverse accezioni che animano la creatività dell’artista mossa da una sensibilità fuori dal comune: “Adamo ed Eva”, “Dee offese”, “Argille”, “Sirene”, “Amazzoni”, “Guerriere”, “Sante” e “Metamorphosi”.
Nel testo critico curato da Ornella Fazzina, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, si legge: «Salvatore Bonajuto ha saputo rappresentare, attraverso la lavorazione differente del materiale che, ora ruvido ora liscio si fa significato e significante, l’apologia della sofferenza, della mortificazione della carne e dello spirito, ma al tempo stesso ha parlato del riscatto della donna. Contenuto, tecnica, vissuto personale ed intense emozioni sono il palinsesto sul quale crea il suo racconto visivo».
La mostra “Innocenti Consuetudini”, a cura di Susanna Francalanci e con il contributo tecnico per l’illuminazione artistica di Light Design del Gruppo Strano, sarà visitabile sino al 5 febbraio 2022 e sarà inaugurata alle 17:00 di oggi 25 novembre alla presenza dell’artista e delle autorità cittadine.
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