Ormai è chiaro un po’ a tutti gli appassionati di Formula Uno e, in modo particolare, ai tifosi della Ferrari. Dalle alte sfere del marchio di Maranello è arrivato un ultimatum nei confronti di Mattia Binotto. La pazienza è fondamentale, ma siamo entrati nell’ordine delle ultime chance. Sì, perché anche la fiducia e la pazienza hanno un limite e i vertici di uno dei marchi più importanti di tutta la Formula 1 vuole tornare a vincere. Se non subito, il prima possibile.
Sembrano così lontani gli anni in cui Michael Schumacher vinceva a ripetizione, o in cui Eddie Irvine, come raccontato dall’ex ingegnere di pista Luca Baldisseri a l’insider, teneva aperta la corsa al mondiale fino all’ultima giornata, sfiorando per poco quello che poteva diventare un vero e proprio miracolo sportivo. Anche i tifosi delle Rosse, ormai, sconsolati e pure gli appassionati di scommesse online ormai non puntano nemmeno più un euro sulla vittoria di Vettel o di Leclerc. Nonostante il monegasco sia stato protagonista di un clamoroso secondo posto, è chiaro come tale risultato sia stato influenzato soprattutto da una serie di eventi fortunati per la Ferrari.
È il Corriere della Sera a rilanciata una notizia-bomba su Mattia Binotto: ovvero, che la fiducia dei vertici potrebbe finire ben presto, molto prima di quello che si potrebbe pensare. C’è bisogno di riprendersi e anche in fretta, per di più dopo una figuraccia come quella che è stata collezionata nel corso dell’ultimo gran premio, quando già alla prima curva Leclerc e Vettel si sono auto-eliminati. E le qualifiche ufficiali erano state altrettanto disastrose, con il pilota tedesco che era partito decimo, mentre il monegasco quattro posizioni addirittura più indietro.
John Elkann e Louis Camilleri, nel caso in cui dovessero notare l’assenza più totale di una reazione, potrebbero chiaramente prendere una decisione risolutoria e anche molto forte, che avrebbe anche come obiettivo quello di scuotere l’ambiente. Le voci di corridoio si stanno facendo sempre più intense, com’è normale che sia in queste situazioni. Sembra che i vertici del marchio del Cavallino Rampante abbiano già individuato una possibile alternativa a Mattia Binotto e andrebbero ad assegnare il ruolo di team principal ad Antonello Coletta, che attualmente lavora come responsabile delle competizioni GT.
Per questo motivo, ma non solo, nella prossima gara in Ungheria non c’è più tempo per altri errori. Ad esempio, la Ferrari potranno contare delle nuove soluzioni a livello di configurazione della monoposto, ma sembra quasi che serva un progetto completamente nuovo per risolvere tutti i problemi di una vettura che sembra proprio nata malissimo.
Probabilmente, buona parte delle problematiche sono legate all’inchiesta Fia legata ai motori dell’anno scorso, con il raggiungimento dell’accordo segreto che sta chiaramente pesando e non poco sulla Ferrari. Infatti, sia il telaio che l’aerodinamica erano stati progettati e tarati proprio sui valori di potenza della vecchia power unit. Il fatto di dover cambiare le cose in corsa e l’assenza di un bel po’ di cavalli rispetto allo scorso anno, hanno messo i bastoni fra le ruote al progetto delle Rosse per questa stagione.
Le parole che sono uscite dalla bocca di Binotto dopo il disastro del secondo Gran Premio della stagione, con il riferimento ad un problema probabilmente di concetto che è alla base dell’intero progetto, è un’affermazione molto grave, che non si può affatto sottovalutare, ma che spiega alla perfezione lo scenario di estrema difficoltà in cui si trova ora la Ferrari.
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