MILANO – Per la prima volta Milano dedica al talento eclettico e interdisciplinare di Giosetta Fioroni una grande mostra antologica, con oltre 160 opere capaci di raccontare al pubblico la complessità tematica e linguistica del suo intero percorso artistico. Promossa e prodotta dal Comune di Milano|Cultura e dal Museo del Novecento, in collaborazione con la casa editrice Electa, la mostra “Giosetta Fioroni. Viaggio Sentimentale” è curata da Flavio Arensi ed Elettra Bottazzie sarà aperta al pubblico, nel nuovo percorso espositivo che si snoda al piano terra del Museo, fino al 26 agosto.
Figura di riferimento della cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo a Roma insieme a Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa e tutti gli artisti che hanno animato la galleria La Tartaruga di Plinio de Martiis, Giosetta Fioroni rappresenta un’eccezione nel panorama italiano dell’arte e anche per questo è diventata una protagonista della scena artistica internazionale. Fuori dal coro, fuori dalle mode, lucida ed esplosiva, l’artista ha sviluppato in oltre sessanta anni di attività un linguaggio visivo forte ed eloquente fatto di simboli, segni ed emozioni: muovendosi a suo agio tra pittura, disegno, performance, video, teatro, ceramica e moda, ha sempre intrecciato il suo lavoro alla sua vita in modo audace e romantico. Da qui il titolo della mostra “Giosetta Fioroni. Viaggio Sentimentale”, che prende spunto dalla canzone “Sentimental Journey” portata al successo da Doris Day nel 1944 e che mette in evidenza tanto il lungo incedere creativo dell’artista, quanto la sua volontà di raccontare, passo dopo passo, tutto quello che offre una “vita sentimentale”.
«Milano è una città particolare per Giosetta Fioroni, che proprio qui, sessant’anni fa, fece la sua prima mostra personale in una galleria privata» dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno «Questa è la sua prima mostra in uno spazio espositivo pubblico e siamo felici di poterla accogliere proprio al Museo del Novecento, dove si trova il compendio di quel sapere che l’artista stessa ha contribuito a creare con la sua instancabile attività al servizio di tutte le forme dell’arte. La mostra, infatti, fa parte del palinsesto Novecento Italiano, che offre al pubblico lungo tutto il 2018 uno spaccato significativo della vita culturale del secolo scorso».
Il percorso espositivo, al piano terra del Palazzo dell’Arengario, si snoda nelle sale (circa 700 mq) che affacciano su piazzetta Reale, allestite in senso cronologico per offrire una panoramica completa dell’attività pittorica dell’artista, grazie al progetto di allestimento di Massimo Curzi che ha lavorato immaginando di condurre il visitatore dentro lo studio dell’artista. Per la prima volta, le sale saranno collegate dall’interno del Museo.
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