“Books on The Underground” è un progetto che nasce nel 2012 da un’idea di Hollie Fraser. Il progetto consiste nel depositare nella metropolitana di Londra un determinato numero di copie di un libro scelto dai volontari del progetto, i Book Fairies, e dicondividere tramite i social network la posizione e il titolo del libro. Gli utenti interessati a partecipare possono recarsi nel luogo indicato, prendere il libro, leggerlo e riportarlo in metropolitana. Lo scopo del progetto è quello di riavvicinare i londinesi o chiunque si trovi a Londra alla lettura.
Che cos’hanno in comune un libro e la metropolitana? Londra ha la risposta: Books on the Underground, un progetto nato nel 2012 da un’idea di Hollie Fraser che cerca di invogliare gli abitanti della metropoli alla lettura avvicinando i libri alle persone. Come? I volontari portano un libro in metropolitana, lo fotografano e lo postano sui social (Facebook, Twitter, Instagram) indicandone la posizione. A questo punto, chiunque sia interessato a partecipare può recarsi in quel luogo, cercare il libro e, se si è abbastanza fortunati, portarselo a casa e leggerlo gratuitamente. Una volta finito, si deve riportare il libro in metropolitana, postarlo sui social e continuare a contribuire in modo gratuito e divertente al progetto.
Questo progetto nasce dalla volontà di Hollie di condividere il libro che aveva appena finito di leggere con gli altri passeggeri della metropolitana. Hollie ha cominciato a depositare copie di questo libro in metropolitana, attaccando su ognuna uno sticker da lei creato che aveva lo scopo di esplicitare ciò che faceva. Presto, sia gli utenti di Twitter che di Tumblr hanno cominciato a parlare di lei e della sua iniziativa, rendendola popolare. Da quando il progetto è iniziato, le copie che sono state lasciate nella metropolitana di Londra sono approssimativamente 15.000. Durante una normale settimana ne vengono lasciate circa 400 su sedili, scale mobili, angolo biglietteria, ecc.
Dal 2015, dopo il trasferimento di Hollie Fraser a New York (dove ha creato Books on the Subway), il progetto Books on the Underground è diretto da Cordelia Oxley. Cordelia è assistita dai Book Fairies (i volontari), che scelgono e depositano i libri nuovi o usati in metropolitana ogni mese. I libri possono essere di qualsiasi genere e di qualsiasi autore, non ci sono regole precise. L’unica regola che bisogna seguire è quella di attaccare sulla copertina del libro l’apposito adesivo dove è raffigurato il logo del progetto e, inoltre, comunicare sui social dove è stato lasciato il libro. Oltre ai volontari anche diverse agenzie letterarie, librerie e gli stessi autori partecipano all’iniziativa. A novembre anche l’attrice inglese Emma Watson ha depositato per conto di Books on the Underground diverse copie di Mom & Me & Mom di Maya Angelou, diventando ufficialmente una Book Fairy. L’interesse di Emma Watson per i libri è noto da quando ha fondato Our Shared Shelf , un Book Club internazionale.
Riuscirà questa iniziativa a riavvicinare le persone alla cultura? Guardando il numero dei partecipanti fino ad oggi e la notorietà dei due progetti paralleli sui social, sembra di sì. Holli Fraser è riuscita a sfruttare caratteristiche negative dei social network come la mania per i selfie e la tendenza all’egocentrismo che questi comportano a suo favore, dimostrando che internet non rappresenta per forza la fine dell’interesse verso la cultura. Speriamo che tanti altri decidano di seguire il suo esempio rendendo il web un posto più interessante e utile per tutti.
Alice Donato
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