ROMA – Sono passati già tre anni dalla scomparsa prematura di Francesco Escalar, fotografo tra i più celebri nel mondo del cinema, che ha lasciato un’impronta importante anche nel campo della moda. Nato nel 1963, si interessa inizialmente di scultura e pittura, per poi passare alla fotografia. Sono famose le sue campagne pubblicitarie ed editoriali di moda per testate come Vogue, Vanity Fair, Grazia, Il Venerdì, D di Repubblica. L’Istituto Luce di Cinecittà vuole ricordare Escalar con una mostra, inaugurata già lo scorso 16 settembre, dal titolo Glamour’n soul nello Spazio D del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo. Celebri i suoi scatti a stelle del firmamento cinematografico del calibro di Monica Bellucci, Margherita Buy, Isabella Ferrari, Sabrina Ferilli, Valeria Golino, Sophia Loren, Ornella Muti, Vittoria Puccini e Alba Rohrwacher. Ma molti sono i ritratti anche maschili: nelle 70 opere esposte ci sono infatti anche raffigurazioni di Bernardo Bertolucci, Robert De Niro, Giuseppe Tornatore, Ferzan Ozpetek, Stefano Accorsi, Christian De Sica, Giuseppe Fiorello, Alessandro Gassman, Kim Rossi Stuart e Carlo Verdone.
Questi ritratti sono le migliori testimonianze della sua carriera e sono stati stampati su pvc in formati di grandi dimensioni, fino a 2 metri x 3. Al fine di esaltare al meglio la foto, ognuna di esse ha una retroilluminazione a led regolabili, in modo che la luce colpisca gli angoli giusti dello scatto. «Ha segnato come un metronomo i nostri mutamenti, le nostre crescite, le nostre esistenze. Francesco ci lascia la vita degli altri catturata per sempre nei suoi scatti, a testimonianza e ricordo della sua arte e del suo amore per la vita… Non so dire quando esattamente lo incontrai ma lo ricordo con la sua conoscenza, i suoi sorrisi, la sua cordialità… Francesco ha catturato nel suo obiettivo stagioni, generazioni intere del cinema italiano e le sue foto marcano stagioni intere dei nostri ultimi decenni» queste le parole di Gabriele Muccino nella prefazione di un volume edito per l’occasione e curato insieme alla moglie Luigia Greco, organizzatrice della mostra. Quest’ultima, rimarrà aperta ai visitatori fino al prossimo 16 ottobre.
Chiara Grasso
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