Dopo aver festeggiato il 25 esimo anno dalla nascita di Internet, Tim Berners-Lee, padre fondatore del World Wide Web, ha dichiarato apertamente cosa pensa sui prossimi 25 anni della rete. Il primo sito della storia – una paginetta in bianco e nero con la spiegazione di cosa sia un ipertesto (caposaldo di Internet) – è nato fra le mura del Cern di Ginevra in cui Tim lavorava a 35 anni. Secondo il famoso informatico, la missione internettiana è finita, ma essendoci ancora troppe persone non connesse, il lavoro è tuttora parecchio; inoltre, il fatto che la gente la utilizzi spesso per scopi illeciti, cambia totalmente i progetti secondo i quali egli inventò inizialmente la rete, ovvero la collaborazione fra gli individui. È giusto che questi ultimi siano titubanti di essa, ma, allo stesso tempo, è importante che imparino a usarla responsabilmente, sapendo che il suo impiego, oltre a rendere la vita di tutti i giorni più facile e veloce, permetterà allo Stato di avere servizi pubblici più efficienti e meno costosi.
Il digitale, secondo l’inventore, non solo migliora la vita, ma la rende altresì più facile e divertente: proprio per questo l’Italia, che risulta essere ancora particolarmente indietro nonostante i suoi 23 milioni di utenti connessi (record nel mondo), dovrebbe adoperare la televisione per far circolare il messaggio in grado di convincere le genti ad abbracciare definitivamente Internet – come fatto dalla BBC inglese -. Venerdì 15 gennaio 2016, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Foia (Freedom of Information Act), documento mediante cui i cittadini potranno finalmente ottenere informazioni dalla pubblica amministrazione liberamente: secondo Tim, questa sarà una svolta solamente nel momento in cui il Belpaese sarà capace di comporne uno che non contesti più la suddetta opportunità.
Un altro principio su cui si è espresso l’informatico è quello del Bill of Rights di Internet – attualmente, solo un insieme di raccomandazioni -, affermando che è indispensabile in ogni nazione in cui si naviga in rete; tuttavia, è ugualmente basilare che lo Stato faccia rispettare le norme introdotte nell’anzidetto codice. A Tim Berners-Lee è stata dedicata una statua in bronzo, in onore del suo 60 esimo compleanno, che lo ritrae con uno zainetto sulle spalle: la spiegazione a siffatta raffigurazione è data dalla questione che – come da lui detto – la sua missione non è ancora finita. Insomma, sembra che il futuro di Internet sia costellato da cose belle e brutte, esattamente come la vita di tutti i giorni: la perdita delle proprie tradizioni è ciò che molti, i quali dubitano del Www, temono maggiormente. Nondimeno, il fatto che le persone si interroghino sugli effetti che un mondo sconfinato come il Web potrebbe portare qualora non usato correttamente, è la dimostrazione che, nonostante tutto, ancor oggi la gente ha voglia di una vita serena, in un mondo connesso ovviamente.
Anastasia Gambera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.