CHICAGO – Vincent Van Gogh aveva una particolare predilezione per la propria camera da letto di Arles, tant’è che la raffigurò per la prima volta non appena arrivato (nel 1888) e, poi, nell’anno successivo mentre si trovava a Saint-Rémy. Le due tele sono identiche a una terza, più piccina, regalata poco dopo alla madre e alla sorella: in tutte si osserva il letto matrimoniale sulla destra, con una finestra accanto e un piccolo quadro sul capezzale. Un’atmosfera che è entrata nell’immaginario comune e che già da tempo, visitando il museo di Arles, è possibile osservare con i propri occhi. A partire dal mese di febbraio, per di più, una nuova possibilità si prospetta per chi è appassionato del pittore olandese e vuole vivere un’esperienza di full immersion: dormire per una o più notti nella medesima camera.
L’iniziativa è stata proposta dall’Art Institute di Chicago in occasione di una mostra-evento visitabile fino al 10 maggio e intitolata Van Gogh’s Bedrooms che, per la prima volta negli Stati Uniti, ospiterà 36 lavori dell’artista, fra cui i tre suddetti dipinti della sua stanza in Provenza. Per svegliarsi nel letto in legno e ritrovare vicino a sé la sedia di paglia e le pareti pastello bastano 9€ a notte (10$ americani), comprendenti anche l’accesso al museo poco lontano. Se il prezzo vi sembra conveniente e avete intenzione di prenotare, sappiate che potete farlo tramite il più importante e sicuro sito di hosting al mondo, AirBnb: qui, Vincent Van Gogh in persona (o quasi) ha postato l’annuncio dell’affitto, mostrando in alcune foto l’attenzione che è stata dedicata ai dettagli nella ricostruzione e spiegando in una breve descrizione di sé chi sia lui, di cosa si occupi nella vita e come intenda investire i soldi guadagnati tramite la locazione, ovvero acquistando colori per dipingere.
L’idea, il cui successo immediato ha consentito una vasta diffusione dei contenuti della mostra in tutto il mondo, ha già due recensioni più che positive nell’annuncio di Van Gogh stesso e include un bagno e una cucina moderni, forniti di tutto punto, mentre la camera è rimasta esattamente com’era alla fine del XIX secolo. Pertanto, l’atmosfera post-impressionistica non è stata alterata, né sono stati spostati lo specchio e il comodino, cosicché un soggiorno di coppia o singolo qui, con check-in alle ore 16 e check-out alle 11, sembra promettere a chi ne abbia voglia e modo un autentico tuffo dentro uno dei quadri più famosi dell’Ottocento, consentendo di sentirsi per un po’ in un’altra epoca e… Perché no?, dei pittori maledetti.
Eva Luna Mascolino
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