BOLOGNA – Il primo atto risale al 1989: la celeberrima Aula C della facoltà di Scienze politiche diventa un luogo di dibattito culturale e politico autogestito su iniziativa del collettivo di ispirazione anarchica. Seguono 26 anni di occupazione fino ad arrivare al secondo atto, datato 11 maggio 2015: la sala viene sequestrata dalla Digos, la quale interviene per dare esecuzione al provvedimento del Tribunale del riesame. I PM parlano di «storica» occupazione e 11 persone risultano indagate per invasione di edificio.
Il terzo atto è storia recente: da pochi giorni, infatti, sono stati tolti i sigilli della Digos e sono iniziati i lavori di ristrutturazione e recupero della struttura. Una volta eliminati gli ultimi segni di matrice anarchica, di cui restano ancora alcuni manifesti con il volto di Gaetano Bresci, autore dell’attentato ad Umberto I nel lontano 1900, essa sarà riconvertita a spazio informatico. «Inizialmente sono state discusse due possibilità per il riutilizzo dei locali — specifica il prorettore agli Studenti, Roberto Nicoletti — Volevamo trasformarli in un’aula studio o in uno spazio informatico. Alla fine ha vinto questa seconda ipotesi perché ci sembrava quella della quale c’era più bisogno. In ogni caso da subito l’intenzione è stata quella di restituirla agli studenti dell’Alma Mater».
Gli interventi consisteranno, oltre alla pulizia dei muri, nell’abbattimento di una parete con l’intento di ampliare lo spazio esistente, nella cablatura e nella creazione delle reti per i computer. L’idea è quella di concludere i lavori a cavallo fra settembre ed ottobre, con l’intento di terminare possibilmente prima del passaggio ufficiale dell’amministrazione al nuovo rettore, Francesco Ubertini.
Lorenzo Guasco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.