Può la cultura stimolare la rinascita di una città o di un Paese? Ne sono certi i circa undicimila abitanti dell’antica cittadina portoghese di Óbidos. Qui, già da qualche anno, il comune portoghese ha avviato un processo di riqualificazione letteraria, che mira alla trasformazione di vecchi edifici d’interesse storico ormai in disuso in vere e proprie librerie a beneficio della comunità. Insignita del titolo di “Città Letteraria” dall’UNESCO, inoltre, Óbidos ospita oggi l’importante festival letterario del Fòlio, il quale tra il 22 settembre e il 2 ottobre, attira migliaia di visitatori da ogni parte d’Europa.
Fu la creativa idea di Josè Pinho, innovativo librario della libreria Ler Devagar, a spingere l’amministrazione comunale a convertire numerosi luoghi dismessi in librerie da mettere al servizio della comunità. Investire nella cultura, infatti, significava altresì stimolare la crescita e lo sviluppo di altri settori in forte crisi come il turismo, l’economia e la sostenibilità di Óbidos. Alla disperata ricerca di finanziamenti utili alla ristrutturazione dell’antica chiesa sconsacrata, posta accanto al castello della città, si pensò, quindi, di ospitare all’interno dei suoi locali una libreria, che non stravolgesse il suo aspetto originario e che divenisse un vero centro culturale e punto di riferimento all’interno del centro storico. Fu inaugurata così la Livraria Santiago, la quale ospita oggi eventi culturali di ogni genere, oltre a una collezione di più di quarantamila titoli perlopiù di autori portoghesi.
Ma la riqualificazione in chiave letteraria della città non si concluse certamente con la Chiesa di Santiago, e oggi sono più di undici le librerie sorte nei luoghi più curiosi e caratteristici, che hanno reso Óbidos un villaggio letterario a tutti gli effetti. Tra queste si annovera la Livraria do Mercato, realizzata all’interno di un vecchio mercato ortofrutticolo, il cui animo resta intatto nelle cassette di frutta convertite in scaffali per i libri rari messi in vendita. Dal mercato si passa poi a un’ex cantina vinicola che ospita adesso la La Livraria de Adega, la quale prevede, in memoria del passato, la possibilità di degustare vini, ma anche caffè, tè e birre. Incantevole da visitare è inoltre la Historia com Bicho, sita all’interno dell’antica scuola elementare di Óbidos, specializzata chiaramente in letteratura per l’infanzia. Numerose altre librerie si possono trovare al palazzo del municipio, presso l’ufficio postale, all’interno di due importanti hotel della città.
La trasformazione letteraria della città, accompagnata dall’apertura di queste numerose e originali librerie, e complice, inoltre, l’istituzione del festival letterario del Fòlio (Festival Literario Internacional de Obidos), con il suo ricco programma di attività culturali, ha in tal maniera rilanciato il turismo del territorio, divenuto oggi quinta destinazione turistica del Portogallo, con oltre un milione e mezzo di visitatori l’anno. La riqualificazione della città, tra l’altro, è stata seguita immediatamente da un piano d’investimenti progressivi indirizzati alle scuole e alla formazione degli insegnanti, rivoluzionando così il sistema scolastico e educativo del paese, a testimonianza di quanto la letteratura e la cultura, sotto ogni suo aspetto, siano in grado di rilanciare le sorti di un territorio, mettendo le basi per una solida rinascita della comunità.
Debora Guglielmino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.