Il campionato di Serie A si avvia in maniera sempre più netta verso l’accesissima parte conclusiva, ma è ancora piuttosto complicato fare previsioni, sia per ciò che concerne la lotta al titolo che per quanto riguarda la qualificazione alle coppe europee e la zona retrocessione. In quest’ultimo caso, il Benevento sembra non volersi arrendere all’idea di tornare in Serie B senza provare a giocarsi le sue chance di salvezza e lo ha dimostrato superando per 3-2 tra le mura amiche una diretta concorrente del calibro del Crotone. Sconfitte pesanti, invece, per Sassuolo e Cagliari, entrambe cadute per 2-1 in trasferta, rispettivamente contro Bologna e Chievo. Tre punti fondamentali per il Genoa, che batte a sorpresa per 2-0 l’Inter a Marassi, mentre l’Udinese, pur perdendo col medesimo risultato in casa contro la Roma, appare ormai tranquilla al decimo posto.
Atalanta e Fiorentina non colgono l’occasione di smuovere la propria classifica, pareggiando 1-1 a Bergamo, il Napoli supera non senza difficoltà la SPAL per 1-0 al San Paolo e mantiene la vetta con un punto di vantaggio sulla Juventus, che fa suo il derby della Mole col Torino con lo stesso risultato, mentre il Milan si impone per 1-0 contro la Sampdoria e continua la propria marcia positiva. Nel posticipo di ieri sera, invece, successo piuttosto agevole per la Lazio in casa contro il Verona (2-0), con i biancocelesti che salgono al quarto posto e scavalcano l’Inter. Ecco i Top & Flop del venticinquesimo turno di Serie A.
TOP
IMMOBILE – Nel corso della prima frazione di gioco sbaglia tanto, troppo per un bomber implacabile come lui, ma come di consueto non demorde e nella ripresa raccoglie i frutti della sua determinazione, siglando due reti da consumato goleador e riscattandosi alla grande. La doppietta gli consente di tenersi ancor più stretto il primato in classifica marcatori (22 gol messi a segno fin qui) e, soprattutto, permette alla Lazio di stendere il Verona e di tornare a vincere dopo cinque partite tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League.
GIACCHERINI – Dopo aver avuto difficoltà a trovare continuità d’impiego con la maglia del Napoli (appena cinque presenze nella prima parte di stagione tra campionato e coppe), l’ex centrocampista della Nazionale ha l’occasione di riscattarsi al Chievo, una squadra in cui giocatori della sua esperienza hanno tutto lo spazio necessario per mettersi in mostra. Giak ci ha messo poco a farlo, subentrando a venti minuti dalla fine a Birsa e mettendo la sua firma sulla vittoria per 2-1 dei clivensi contro il Cagliari, dapprima segnando un gran gol su calcio di punizione, poi servendo l’assist ad Inglese per il raddoppio dei suoi.
PANDEV – Negli ultimi anni era apparso soltanto una copia sbiadita del giocatore ammirato con le maglie di Lazio, Inter e Napoli, ma proprio contro i nerazzurri decide di tornare ad essere determinante e decisivo per il suo Genoa, mettendo spesso e volentieri in difficoltà il reparto difensivo della squadra di Spalletti e segnando il gol del definitivo 2-0 con una gran girata di sinistro sugli sviluppi di un tiro cross di Laxalt, altro ex di turno. Giornata da incorniciare per il quasi 35enne attaccante macedone.
UNDER – Il classe ’97 aveva già dimostrato di essere un giocatore piuttosto interessante in Turchia, con la maglia della sua Nazionale e negli spezzoni di gara disputati con la Roma, ma è nel recente periodo che è riuscito finalmente ad imporsi e a guadagnarsi uno spazio sempre più importante in giallorosso sotto la guida di Di Francesco. Con un sinistro stratosferico porta in vantaggio i suoi, propiziando la vittoria per 2-0 in casa dell’Udinese e siglando il suo quarto gol nelle ultime tre partite.
FLOP
SKRINIAR – Commette un clamoroso errore in occasione del vantaggio del Genoa: il difensore slovacco non si accorge di essere da solo nella sua area e spazza il pallone addosso a Ranocchia, facendo commettere a quest’ultimo un autogol piuttosto rocambolesco. Oltre a ciò, non riesce a dare sicurezza in fase difensiva, apparendo piuttosto spaesato e in difficoltà. L’errore pesa e non lo aiuta nel prosieguo della gara.
MILENKOVIC – Schierato da terzino destro da Pioli, il giovane centrale difensivo serbo dimostra sin da subito di non essere in grado di ricoprire adeguatamente il ruolo, non riuscendo a dare stabilità alla retroguardia difensiva della Fiorentina e uscendo anticipatamente dal campo per doppia ammonizione, in seguito a due falli sul Papu Gómez nel giro di pochi minuti.
VECINO – L’uruguaiano ex Fiorentina è uno di quelli che convincono meno nella giornataccia vissuta dall’Inter. Schierato dal primo minuto da Spalletti, il classe ’91 non dà alcun contributo alla causa nerazzurra né in fase offensiva né in quella difensiva, vagando per il campo per poco più di un’ora senza dare l’impressione di poter cambiare marcia, prima di essere cambiato con Rafinha.
GIL DIAS – Non riesce mai ad entrare in partita, ha palesemente ancora bisogno di tempo per adattarsi al campionato italiano e lo dimostra offrendo una prestazione a dir poco sottotono nel pareggio per 1-1 sul campo dell’Atalanta. Sostituito nel finale per far posto a Théréau, non è in grado di fare le veci del francese nell’undici titolare viola.
Dennis Izzo
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