La quindicesima giornata, l’ultima del girone di andata, del massimo torneo nostrano di pallacanestro sancisce le otto qualificate alle Final Eight di Coppa Italia in programma dal 15 al 18 febbraio prossimo a Firenze dove, assieme alla testa di serie numero uno conquistata da una splendida Sidigas, si daranno battaglia per la prima volta anche ben quattro team di matrice lombarda.
Arrivati al giro di boa, è una squadra sola a comandare la classifica e guardare tutti dall’alto in basso: molti si sarebbero aspettati il dominio piuttosto facile di Milano, favorita principe al titolo di campione d’Italia a fine anno, ed invece è la Scandone, outsider a tutti gli effetti, a festeggiare al termine del girone d’andata il primo posto solitario in campionato e il numero uno del seeding nella prossima Coppa Italia.
Sidigas Avellino, vittoria a Trento e titolo di Campione d’Inverno. https://t.co/7owvI4EkXR pic.twitter.com/Rqp8omVCWl
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A dare la certezza della vetta della graduatoria alla banda di coach Sacripanti è stato l’ultimo successo in trasferta (il terzo fin qui dei biancoverdi) sul campo di Trento, arrivato grazie a un formidabile ultimo periodo da parte degli ospiti (71,4% da due e 50% a fronte del 22% e 0% messo a referto dall’Aquila) condotti letteralmente per mano da uno straripante Jason Rich (33 punti nella serata trentina di cui 13 negli ultimi dieci minuti), top scorer e indiscusso protagonista fin qui della prima metà dell’intero campionato.
Grazie anche alle prestazioni balistiche del proprio numero 25 i campani alla fine hanno vinto il braccio di ferro al vertice con Brescia e Milano, rispettivamente sorpresa e mezza delusione finora del torneo. La Germani ha incantato tutti per tre quarti del girone d’andata salvo poi subire il contraccolpo psicologico del primo ko con Sassari, cosa però che non le ha impedito di chiudere comunque al secondo posto la prima metà della competizione: a cristallizzare la sua posizione in questo senso hanno aiutato la classifica avulsa e soprattutto il successo risicato su una mai doma Pistoia nell’ultima giornata, arrivato nonostante la serata no di Dario Hunt (3 punti in 18 minuti con 1/7 dal campo) certamente tra i migliori “5” della nostra lega.
#Brescia, ritorna il sorriso: la Germani chiude l'andata superando Pistoia al PalaGeorge ➡️ https://t.co/U8rs49G9Z2 ⬅️ La Leonessa cancella il momento negativo superando The Flexx con il punteggio di 76-72 e chiude a quota 22 punti un memorabile girone d'andata #GoLeonessaGo pic.twitter.com/bFedZfl1Um
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Riguardo proprio alla situazione dei centri e dei lunghi in generale, l’Olimpia invece ha più di un qualche aspetto da chiarire: con Young ancora non pervenuto (e crescono i dubbi sul fatto che possa esordire in maglia milanese), un Pascolo ancora mai al 100%, un Tarczewski che è uomo d’energia e strappi ma rimane piuttosto altalenante (domenica 2 punti in 15 minuti) e Cusin quasi sempre inoperoso, l’unico che ha mostrato di saper “spostare” veramente sotto canestro per i biancorossi è stato Arturas Gudaitis (12,1 punti e 8,4 rimbalzi di media in 13 gare giocate).
Detto dei big men, Pianigiani ora dovrà inserire il neo-arrivato Kuzminskas e trovare quelle che si sperano siano le rotazioni e gli equilibri definitivi da qui a fine stagione. Nel frattempo, quella che per rotazioni e pedigree dei propri uomini a roster era data come squadra nettamente favorita, ha girato decisamente sotto le aspettative, uscendo in sconfitta in ben tre dei quattro scontri diretti contro le prime cinque.
Venezia respinge l’ultima rimonta Olimpia e vince 84-80 https://t.co/7MztRyw4Pk pic.twitter.com/2d3vHAfQIb
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L’ultimo in ordine di tempo è stato quello casalingo di domenica contro Venezia, brava a costruire lo strappo decisivo con Watt e Dominique Johnson nell’ultimo quarto e a resistere poi alle disperate fiammate di Goudelock per strappare un 84-80 al Forum che ha consentito agli amaranto di agguantare in classifica proprio l’Ea7.
Alla quale, parlando di basket lombardo, alle Final Eight faranno compagnia oltre alla già citata Brescia anche altre due squadre che a inizio stagione avevano più dubbi che ambizioni e che ora guardano a Firenze come a un graditissimo premio e riconoscimento per quanto fatto vedere negli ultimi mesi. I riferimenti sono a Cantù (i cui problemi societari a lungo hanno tormentato e fatto presagire scenari non proprio sereni ai tifosi brianzoli), vittoriosa domenica a Brindisi con un tiro quasi allo scadere di Thomas, e Cremona, che trovata la quadra con l’arrivo di Fontecchio ha carburato fino ad arrivare alla striscia, tutto’ora aperta, di quattro vittorie consecutive.
Termina la gara al PalaSikeliArchivi; Betalan Capo d?Orlando 85 – 95 Vanoli Basket Cremona pic.twitter.com/qMKJDiGahK
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L’ultimo trionfo è quello ottenuto sul campo di una Capo d’Orlando che cavalca invece una streak di quattro sconfitte filate, un record “migliore” solo di quelli di Varese (unica squadra senza vittorie in trasferta di tutto il campionato e sconfitta nell’ultima giornata da una Fiat Torino che con la Virtus Bologna chiude il quadro delle migliori otto qualificatesi per le Final Eight) e Pistoia: entrambe, nelle ultime cinque gare, hanno accumulato altrettante sconfitte e insieme alla Happy Casa e a Pesaro (successo contro Sassari che condanna i sardi ala prima esclusione dalla Coppa Italia dal 2012) condividono un ultimo posto in classifica dal quale tutte e quattro nel girone di ritorno proveranno con tutte le loro forze ad allontanarsi.
Federico Guido
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