Ribaltone in cadetteria. Dopo la discussissima sentenza che condannava il Palermo all’inferno della Serie C, la Corte di appello della Federazione Italiana stravolge tutto. In seguito alla retrocessione dei rosanero non solo i playoff hanno letteralmente cambiato conformazione, regalando al Perugia un ingresso in extremis (materializzatosi poi in un nulla di fatto vista l’eliminazione al primo turno) ma anche nelle zone basse della classifica il verdetto è stato totalmente stravolto.
Secondo la sentenza in primo grado, infatti, il Palermo, condannato all’ultimo posto, salvava di fatto il Venezia, destinato alla lotta play-out contro la quintultima Salernitana. La squadra di Lotito, a seguito di una decisione congiunta tra i vertici della Lega B di non far giocare i playout, era stata successivamente salvata, sancendo la retrocessione del Foggia (quartultimo) per via del “risultato maturato sul campo”.
In secondo grado, invece, esce al dir poco vittoriosa la squadra siciliana, mentre sia Foggia che Salernitana vengono condannate a un non piacevole destino. Mentre la città di Palermo esulta per aver mantenuto la categoria in virtù della penalizzazione di 20 punti, altrettanto non fanno i tifosi campani e pugliesi. il Foggia a causa del terzultimo posto (come tra l’altro aveva decretato il campo) viene condannato matematicamente alla C. La Salernitana, invece, passando dal quindicesimo al sedicesimo posto viene costretta ai playout, insieme al Venezia 15esimo (e già da qualche giorno in vacanza).
Sarà dunque il risultato sul campo a decretare la quarta retrocessa nella terza categoria nazionale. Risultato al dir poco amaro per la città della laguna e la Salernitana, già da qualche giorno con le valigie pronte e i pensieri fissi sulla prossima stagione.
Giustizia sembra fatta, invece, per il Palermo, che aveva concluso la regular season in terza piazza, sfiorando addirittura la promozione diretta in Serie A. Gli spettri della Lega Pro vengono dunque scacciati via con un urlo liberatorio per il capoluogo siciliano.
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