Da semplice scarpa da tennis a modello culturale, le Stan Smith di Adidas, con la loro levigata punta bianca e il tocco preppy della linguetta dietro, sono le sneakers più amate di sempre. Tutti, da Phoebe Philo a Pharrell Williams, hanno indossato questa sneaker senza tempo.
Tutto nasce nel lontano 1963, quando Adidas, il già noto marchio sportivo, lancia sul mercato il suo primo modello da tennis a cui è stato aggiunto il marchio Robert Haillet, seguito dopo due anni dalla collaborazione con il tennista francese. Quando Haillet si ritirò, la compagnia lo sostituì con Stan Smith, numero uno dei giocatori al mondo (il quale, ancora vivo, abita nella Carolina del Sud ed è stato recentemente intervistato dal New York Times).
Nel 1971 la scarpa si fa conoscere come la Adidas Stan Smith, ma per la maggior parte degli anni Settanta il modello mostra il volto di Smith con Haillet scritto sopra. Finalmente prende piede negli anni Ottanta, però, solo recentemente è diventata un fenomeno nel mondo della moda. Si racconta, infatti, quasi come una leggenda metropolitana, che una giovane donna, indossante delle scarpe da ginnastica bianche e verdi Adidas Stan Smith ($75), acquista in un negozio di New York un paio di Stan Smiths in edizione limitata e color blu chiaro disegnate nientemeno che da Raf Simons ($455). Comprandole le esamina bene e si rende conto di aver comprato un oggetto cult.
Dunque, la scarpa da tennis in pelle da quel lontano 1971 ha raggiunto a oggi la vetta, influenzando su vari campi, dalla moda alla cultura di strada. Non è un caso che Complex le abbia collocate al 14esimo posto sulla lista delle sneaker più influenti di sempre. Alcuni esempi? Basti pensare che Yohji Yamamoto e Jeremy Scott ne hanno disegnato alcuni modelli e il celebre modello in bianco e verde è stato rielaborato da Alexander Wang per i suoi abiti per la primavera/estate ’15. Cento sono le edizioni limitate, da quelle kitsch con Star Wars, alle adorabili con Kermit the Frog, fino a quelle assolutamente fantastiche con Method Man. Lo scorso anno Pharrell Williams ha portato dieci Stan Smiths dipinte a mano al Colette Store di Parigi, andate subito sold out.
Pare che la tendenza di portare le Stan Smith al di fuori dei luoghi prettamente ginnici, fino a farle diventare radical-chic, sia di Marc Jacobs. Il classico modello bianco e verde è stata una scelta costante durante tutto il suo periodo “di riflessione” prima del cambiamento di stile. La sua divisa, costituita da un maglione in stile navy, pantaloni larghi, e occhiali dalla montatura trasparente, rappresentavano il look di qualcuno che è troppo impegnato per pensare a cosa indossare. Ha sfoggiato l‘outfit sulle passerelle datate 2004 e da Oprah nel 2006.
Anche a Phoebe Philo è stato riconosciuto un ruolo nella storia delle Stan Smith per averle fatte diventare emblema di una forma chic di minimalismo. I look della Philo dopo l’uscita delle sue collezioni sono oggetti da leggenda della moda e lei ha indossato molto spesso le scarpe da ginnastica sulla passerella. Per Phoebe la scarpa è il contrasto perfetto per uno stile che si basa molto su felpe dai colori neutri e pantaloni dal taglio maschile. La sua passione per le Stan Smith si rivolge a un pubblico sempre più vasto nel mondo della moda, attraverso un glamour a portata di tutti. Le Stan Smiths ti fanno apparire menefreghista, ma con stile, sono un marchio di fabbrica della moda da quando Coco Chanel ha cominciato a fare abiti da giorno in jersey negli anni ’20.
Indimenticabile poi Gisele Bündchen, che posa per Vogue Paris nel 2013 completamente nuda ma ai piedi ha dei calzini bianchi e Stan Smiths. Emmanuelle Alt, lo styling, ha detto: «Le Stan Smith meritano di essere indossate anche se sei Gisele e sei completamente nuda».
Che dire poi, dei tantissimi riferimenti a queste scarpe nella musica rap? Basti pensare a My Adidas di Jarren Benton : «I’m a sneaker addict and I need a fix, Polo with these Stan Smiths» («Sono uno sneaker dipendente e ho bisogno di una dose, mettere le Polo con queste Stan Smiths») o Lil Wayne, oppure ancora il rapper francese La Fouine e la sua Stan Smith che ruota intorno a questa strofa: «sto preparando un classico come le Stan Smith» .
Si raggiunge l’apice nel gennaio 2014, quando la scarpa scende in campo con una nuova collezione. Con quest’ultima riedizione le Stan Smith sono state consacrate definitamente nel tempio della moda: Footwear News nomina le Stan Smith scarpa dell’anno per il 2014 e si guadagna l’attenzione, tra gli altri, di Vanity Fair che ha dedicato loro un articolo corredato da una galleria fotografica con i tantissimi vip presenti all’evento organizzato per il ritorno nei negozi in Italia. Tra essi il canoista campione olimpico Antonio Rossi, Anna Dello Russo, il designer Fabio Novembre, Eleonora Carisi, il cantante Francesco Facchinetti, il conduttore radiofonico Federico Russo, i Misshapes e l’attrice Margherita Zanatta.
Insomma, le Stan Smith non avrebbero ottenuto tutto questo successo se non fossero state un oggetto che riesce a mantenere con costanza la sua forza seduttiva. La sua levigata punta bianca, il tocco preppy della linguetta verde. C’è una certa purezza di forma, così come per altre forme classiche tra cui la sedia Eames, la macchina da scrivere Valentine, i jeans Levi’s.
Chiara Grasso
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