Il primo organo marino al mondo si trova lungo la banchina del porto di Zara, in Croazia, strutturalmente simile ad una scala digradante verso il mare e formato da canne di diversa inclinazione e lunghezza. Realizzato su un progetto dell’architetto Nikola Basic e in collaborazione con diversi professionisti, tra cui il consulente per l’idraulica marina il professore Vladimir Androsec dell’Università di Ingegneria e Architettura di Zagabria.
Trentacinque canne di polietilene, nascoste sotto i gradoni bianchi che scendono verso il mare, vibrano grazie all’aria spinta dalle onde. Le aperture della pavimentazione sembrano quasi delle comunissime fessure o prese d’aria. Grazie al moto ondoso dell’acqua marina queste canne producono suoni continuamente diversi modulati secondo sette accordi e cinque tonalità tipici della musica dalmata. La struttura è parte di un progetto di ricostruzione del fronte costiero della città, distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. A rendere speciale quest’organo (in croato: morske orgulje) è l’imprevedibilità della direzione dell’acqua marina e dell’effetto prodotto dall’aria che entra nelle canne. I gradini si estendono per circa 70 metri e sono divisi in 7 sezioni di 10 metri ciascuna.
La banchina del porto di Zara, aperta al pubblico dal 15 aprile 2005, è un luogo di aggregazione per i cittadini, nonché una meta obbligata per i turisti che visitano la città e i suoi dintorni. Un’altra opera dell’architetto Nikola Basic, situata proprio sull’estremità della penisola, è il Saluto al Sole, un’installazione realizzata con 300 lastre di vetro multistrato, poste al medesimo livello della pavimentazione della riva.
Marcello Strano
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