MILANO – La portineria nell’immaginario collettivo è associata al perno di grandi condomìni, come mostrato in alcune serie fortunate tra cui Provaci ancora, prof!, o il libro di Muriel Barbery L’eleganza del riccio. In tutti questi casi, la portinaia è la fonte di tante informazioni sui vicini di casa e sulle vicende di quartiere, nonché un filo conduttore tra gli abitanti dello stabile. Il termine portinaio deriva dal latino medievale portinarius, che indicava chi riscuoteva i dazi, i guardiani delle porte cittadine o addirittura delle porte del Purgatorio e del Paradiso. È, quindi, evidente l’importanza di questo personaggio.
Di questi tempi, in cui la gente è sempre di fretta o fuori casa, a Milano tre donne si sono date un progetto ambizioso: creare una portineria di quartiere completamente gratuita. Il loro progetto è nato 3 anni fa, si è concretizzato nel 2016 e da quel momento ha fatto molta strada. Francesca Laudisi, Federica Torri ed Emanuela Frau, questi i nomi delle tre “portinaie”, vantano un locale primo in Europa, proprio perché gli altri di questo genere sono a pagamento. Il loro quartier generale è il bistrot Portineria 14 in via Ettore Troilo 14 (zona Navigli) ed i servizi forniti sono elencati nel Decalogo della Portineria esposto all’ingresso del locale: si ritirano la posta, i pacchi, le chiavi, la spesa, persino le medicine in farmacia. Inoltre, le responsabili hanno creato una sorta di pronto intervento per la casa: possono fornire numeri di vari professionisti, come idraulici, elettricisti, giardinieri, a chi ne ha bisogno.
Il bar offre cocktail e pietanze varie a seconda della stagione, diventando così un luogo in cui studiare, trovarsi con gli amici o fermarsi a prendere un libro, ma non solo, perché si propone anche come galleria d’arte per gli artisti milanesi (dal 1 marzo è in corso la mostra I am – personale di Elia Panori). Come se non fosse già un luogo eccezionale, durante la puntata del 4 marzo de Le Parole della Settimana (programma di Massimo Gramellini, in onda sabato sera su Rai3), hanno annunciato di aver da poco inaugurato un banco alimentare aperto ogni giovedì dalle 11 alle 19, al quale chiunque può partecipare anche solo con un pacco di pasta. Perché basta poco per fare la differenza e queste donne l’hanno dimostrato. Cosa tiene in piedi tutto ciò? La fiducia innanzitutto, un sentimento difficile da coltivare e molto facile da sradicare, che forse la società ha messo in secondo piano rispetto all’individualismo, poiché l’azione di fidarsi necessita di un’altra persona. Essa, però, può diventare una liberazione: quanto è bello sapere che qualcuno si prende cura di noi o “ci copre le spalle”, che si può non avere paura di essersi dimenticati qualcosa o andare in panico in una situazione di emergenza?. Sarebbe bello trovare una Portineria 14 in ogni quartiere, microcosmo delle vite cittadine e, data la determinazione di Francesca, Federica ed Emanuela dimostrata dal loro motto «Tira fuori la portinaia che è in te», non ci sono dubbi che se ne sentirà parlare dovunque molto presto.
Anna Colombo
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