L’infedeltà femminile è oggi in aumento grazie ai social. Nell’“epoca delle amicizie erotiche” è diminuito il senso di colpa legato al tradimento, che appare oggi come un fenomeno socialmente più accettato che in passato. Gli Italiani sono in testa alla classifica europea dei traditori.
Donne e Tradimento può sembrare un binomio impopolare, eppure recenti statistiche e studi hanno dimostrato che la percentuale delle donne, fidanzate, conviventi o mogli traditrici è in forte aumento. Siamo abituati da un retaggio culturale ancestrale a pensare che il tradimento si addica soprattutto agli uomini.
Questo è vero, ma oggi, più di prima, sono anche le donne a tradire. La Rivoluzione sessuale in atto che ha portato all’emancipazione femminile, a una maggiore indipendenza e autonomia della donna, probabilmente non includeva questo comportamento tra i suoi traguardi, eppure è una delle ragioni per cui si registra nella nostra società questo cambiamento nei costumi sessuali.
La molla che più di altre ha fatto scattare l’aumento di questo fenomeno nella sfera femminile, è senz’altro la diffusione dell’uso dei Social. Grazie a Tinder, Facebook. Instagram, Whatsapp, Twitter e altre piattaforme fare incontri e stabilire relazioni virtuali è più semplice che mai. E dai tradimenti virtuali a quelli reali, si sa, passa poco!
Il sociologo padre della teoria della “Società Liquida”, Zygmunt Bauman, affermava che la nostra è: “l’epoca delle Amicizie Erotiche”. Cioè delle relazioni senza impegno, in cui si rifugge da legami profondi privilegiando l’aspetto sessuale ed erotico delle relazioni.
Inoltre, gli input che riceviamo dai social propongono molte più tentazioni nelle quali spesso è facile cadere. I tradimenti odierni spesso iniziano da conversazioni sui social, scambi di fotografie e inizi di conoscenze virtuali che poi si trasformano col tempo e con lo scambio dei contatti telefonici in incontri reali e fedifraghi.
Sebbene spesso restino mere questioni di letto o passioni fugaci, quando scoperti dal partner, nel 40% dei casi i tradimenti portano a separazioni. La maggior parte delle coppie, oggi, ha sperimentato almeno una volta un tradimento virtuale, proprio per questo il tradimento maschile e femminile è più socialmente accettato come un fenomeno che rientra nella norma e non scandalizza tanto quanto in passato.
Ma perché le donne tradiscono? Il tradimento femminile è diverso da quello maschile. La spinta che l’uomo ha verso altre donne è una spinta spesso naturale, che deriva da un istintuale necessità animalesca di predare e fare conquiste e che, spesso, è guidata solo da attrazioni fisiche e pulsioni ormonali.
Per la donna il tradimento avviene dopo una chiusura, la fine emotiva del legame verso il proprio partner. Le donne quando tradiscono hanno già chiuso almeno inconsciamente la porta emotiva del rapporto con la persona amata e si abbandonano spesso alle attenzioni e alle trasgressioni di qualcosa di nuovo che le faccia sentire vive e desiderate.
La prova è che sono sempre, o quasi, gli uomini a prendere iniziative, sul luogo di lavoro (gli uffici sono il luogo più proficuo per la nascita di relazioni extraconiugali) o sui social o per strada. Le donne in genere non prendono iniziativa, ma se si lasciano corteggiare è perché sentono di desiderare qualcosa di diverso. La novità è che oggi le donne si sentono meno in colpa di prima se tradiscono. Sono più indipendenti e quindi vivono la sessualità e i rapporti con maggiore libertà come gli uomini fanno da sempre.
Molti forse non saranno sorpresi, ma in testa alla classifica dei traditori seriali (emersa dalla ricerca di Incontri Extraconiugali) spiccano gli italiani: il 58% dei quali si concede scappatelle e incontri amorosi ufficiosi.
La città in cui si registra la più alta infedeltà è Milano, seguita a poca distanza da Roma e Bologna. Gli uomini più fedeli in Europa? I Norvegesi. Solo il 36% di loro si abbandona all’adulterio.
Giulio Cesare diceva: “Amo il tradimento, ma odio il traditore”, quindi attenzione che sia più maschile o femminile, istintuale o motivato, il tradimento purtroppo non è mai la soluzione.
Gilda Angrisani
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