La società di produzione Palomar di Carlo Degli Esposti tenterà di utilizzare le sale cinematografiche come gestore di film in streaming. Inaugurerà la sua trovata con il film Una storia sbagliata di Gianluca Maria Tavarelli. Con Isabella Ragonese e Francesco Scianna il film arriverà nelle sale il 4 giugno con la Palomar Distribuzione. Partecipante al festival di Montreal, lunedì primo giugno verrà proiettato in anteprima gratuita per l’Europa nella sala virtuale di Nuovo Cinema Repubblica in collaborazione con MyMovies Live.
Il film racconta di una coppia, Roberto e Stefania – lei lavora in ospedale, lui è un soldato distaccato a Nassiryia – la quale, quando Roberto torna a casa da una missione a Nassiryia, entrerà in crisi per la difficoltà da parte dell’uomo di spiegare alla moglie cosa gli è successo laggiù.
Secondo l’accordo trilaterale concluso tra la Palomar con la piattaforma My Movies e un primo nucleo di sale cinematografiche, l’esercente delle sale incasserà circa 1,30 euro sui 3,99 euro pagati dagli utenti per vedere il film in streaming. Il gestore delle sale incasserà solo su quei film di sua competenza stabilito in un area di appartenenza di 15 km in parallelo con la programmazione in streaming. Grazie alla geolocalizzazione dell’utente, la piattaforma web riconoscerà la sua quota all’esercente che avrà in programmazione l’opera in quella macrozona. Quindi le sale cinematografiche cambierebbero la loro destinazione di mercato da sale fisiche in quelle virtuali con l’abbassamento vertiginosi dei costi. Non solo, con questo nuovo “metodo” si concluderebbe quel conflitto che aveva messo in crisi il tradizionale cinema con la rivoluzione del sistema “streaming“.
Primi ispiratori del progetto, Carlo Degli Esposti di Palomar ha dichiarato in un’intervista che: «Sono stati i ragazzi del Cinema America a spiegarci nel modo più efficace che il cinema deve essere partecipato e il pubblico deve diventare protagonista , non solo fruitore. Per questo abbiamo proposto ad un gruppo di esercenti di diventare a loro volta distributori ottenendo una percentuale sugli altri sfruttamenti in questo caso il download, ma in futuro anche DVD e blu-ray. Hanno accettato la sfida una sessantina di esercenti». Il regista Tavarelli spiega: «Una percentuale risibile di questi film arriva in sala, e quando ci arriva viene smontata dopo il primo weekend. O smettiamo di produrre film che tanto finiscono maciullati tra i blockbuster Usa o cerchiamo di farli vedere. Dobbiamo trovare un modo nuovo per far vedere i film, nuovi canali per convogliare il pubblico sulle opere che hanno meno forza sul mercato». Tavarelli, che con questo titolo torna al cinema dopo quasi dieci anni di dedizione alla fiction – ricordiamo Borsellino, Montessori, Moro, le due serie del Giovane Montalbano –, ha continuato dicendo che: «Occorre convogliare l’interesse di universi che io non reputo in conflitto, il film non è un segreto da mantenere nella sala cinematografica».
Marcello Strano
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