Definita la serie televisiva italiana migliore di sempre, Gomorra è ispirata all’omonimo romanzo di Roberto Saviano ed ha conquistato fin da subito il consenso e l’ammirazione di pubblico e critica, soprattutto all’estero.
Venduta in ben 60 Paesi diversi, Gomorra – La Serie in Italia è stata inizialmente trasmessa sul canale televisivo Sky Atlantic, dove ha dimostrato di essere in assoluto la serie targata Sky più seguita di sempre, con una media di 700.000 spettatori a puntata. Dal 10 gennaio al 21 febbraio 2015, il telefilm è stato trasmesso anche da Rai 3 ogni sabato alle 22.00, approdando finalmente al pubblico più vasto della televisione di Stato.
Si è conclusa così la prima stagione composta da 12 puntate, nelle quali si vede l’evolversi della lotta fra due famiglie napoletane rivali: i Savastano e i Conte. Nella serie tutto è molto realistico, dalla scelta delle ambientazioni a quella dei personaggi (l’intero cast proviene da Napoli e dintorni), fino ai dialoghi tra i personaggi interamente in dialetto napoletano. La realtà è ben rappresentata tramite la finzione, tant’è che Gomorra sembra quasi un documentario. L’elevata qualità del prodotto è stata molto apprezzata anche all’estero, dove è stato paragonato ai migliori film di gangster di produzione americana.
In particolare in Inghilterra, dove la serie va in onda su Sky Atlantic Uk, la stampa ha valutato con toni entusiastici il lavoro di Saviano e dei registi Sollima, Comencini e Cupellini. Con tali parole, ad esempio, si esprime la giornalista Ellen E. Jones del The Indipendent, paragonando Gomorra ai film di Tarantino : «Il nostro eroe Ciro (Marco D’Amore) ed il suo mentore nel crimine Attilio sono gangster alla maniera di Tarantino, a cui piace mettere il becco su tutto e tutti. […] In Gomorra, anche la pacchiana casa del Don è sovrastana da condomini reali, mentre gli abiti di classe sono sostituiti da abiti macchiati e tute spiegazzate». E ancora, per il giornale inglese The Guardian: «Gomorra non è distante dalla Baltimora del superlativo The Wire o dalla Brooklyn di Quei bravi ragazzi di Scorsese». Lo strepitoso successo di questo telefilm, comunque, non stupisce più di tanto, se si pensa ai precedenti spettacolari già realizzati dal romanzo nel 2006 e dal film nel 2008.
In Italia il successo di Saviano è stato spesso accompagnato dalle amare critiche di chi vedrebbe nell’opera dello scrittore napoletano un modo di infangare la città partenopea, già afflitta da molti problemi, solo per arricchimento personale. Le critiche, tuttavia, non hanno mai fermato lo scrittore, il quale a queste accuse ha sempre risposto con serenità, ribadendo il suo amore per Napoli e la convinzione che non è tacendo sulla Camorra che si fa il bene della comunità, bensì parlandone e ridendone allo scopo smontarla. A conferma del successo ottenuto, da marzo riprenderanno le riprese per la realizzazione della seconda stagione della serie, la quale già si preannuncia un secondo trionfo di consensi e popolarità a livello nazionale e internazionale.
Lorena Peci
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