Il 7 gennaio è uscito in tutte le piattaforme di streaming e nei principali stores – digitali e non – “X2”, il primo album da solista del beatmaker Sick Luke, che già in passato aveva messo in mostra il suo talento in piccoli mixtape e in grandi collaborazioni con diversi artisti.
Figlio del rapper Duke Montana dello storico TruceKlan, il beatmaker classe 1994 è entrato a far parte della Honiro Label nel 2013, etichetta di Roma che ha dato slancio ad artisti che, adesso, sono la punta della scena rap italiana: basti pensare a Gemitaiz, Madman e Mostro.
Il boom nel mainstream, però, arriva nel 2015, anno in cui comincia a collaborare con la Dark Polo Gang, gruppo simbolo della trap made in Italy. Sono state le sue mani a rendere iconici pezzi come “British”, “Caramelle”, “Sportswear”; e poi, nel 2019, arriva la collaborazione con Mecna che dà vita a “Neverland”, un album rap e melodico al tempo stesso.
“X2” è l’ultima fatica di un beatmaker che sta facendo della versatilità il suo punto di forza: se si dovesse descrivere quest’album con una sola parola, questa sarebbe “sperimentazione”.
Il progetto si apre con “NOTTE SCURA”, con Gazzelle e Tedua, un brano melodico ed emotivo come ogni pezzo indie che si rispetti: prosegue, poi, con “CREATUR”, dove il napoletano aggressivo di Geolier si scontra con l’apparente calma di Ernia; e abbiamo poi dei brani che spiccano, come “SOLITE PARE” di tha Supreme e Sfera Ebbasta, che più degli altri si preannuncia la vera hit del disco; c’è “FACCIO COSE” che vede la collaborazione di Jake La Furia e Fabri Fibra, due artisti che hanno scritto la storia del genere e che continuano a dimostrare quanto ancora, la musica, abbia bisogno di loro; ma c’è pure “PEZZI DA 20”, dove Emis Killa ma soprattutto Side Baby hanno dato prova del loro talento nello scrivere rime con la solita attitudine street che li caratterizza.
Anche i pezzi più soft, però, meritano attenzione: c’è “IL GIORNO PIU TRISTE DEL MONDO”, uno dei pezzi più azzeccati dell’album che vede il perfetto incastro tra la dolce voce di ARIETE e quella di Mecna; “FALENA” con Franco126, Coez e Ketama 126, tre voci unite dal tema della perdita, della solitudine; “MOSAICI” con Gaia e Carl Brave, forse tra tutti il brano più pop incentrato sul mai banale tema dell’amore.
Dalla tracklist la prima impressione potrebbe essere quella di un progetto disomogeneo: al suo interno, infatti, non sono presenti solamente rapper, ma anche e soprattutto artisti indie, e dunque prima ancora che nei beat il talento di Sick Luke risiede nell’aver saputo unire due mondi opposti in un unico progetto, che alla fine delle 17 tracce risulta collegato da due elementi: la malinconia e il sound unico e mai monotono di Sick Luke, che ha saputo accompagnare alla perfezione le voci e i mood di 35 artisti che, coraggiosamente, hanno scritto una nuova e imperdibile pagina della musica italiana.
Giordana Fichera
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Giordana, classe 1999, è cresciuta a pane e rap. Cos’avrebbe potuto portare in Voci di Città, se non le sue opinioni sul mondo della musica?