La Polizia di Stato ha denunciato, per il reato di ricettazione, due giovani palermitani dello “Zen 2”, accusati di avere ricettato parti di un motociclo rubato nelle scorse settimane e “cannibalizzato” in diverse sue componenti, messe in vendita su alcune vetrine online.
Qualche settimana fa, il mezzo era stato rubato nella zona di S.Lorenzo. A seguito di denuncia di furto presentata alla Polizia di Stato dal proprietario, il motociclo era stato ritrovato in via Agesia di Siracusa da una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, impegnata in un servizio di prevenzione e controllo del territorio del quartiere cittadino.
Al proprietario era stato riconsegnato un motociclo purtroppo privo di diverse sue componenti meccaniche e strutturali, essendo stato “cannibalizzato” prima del suo ritrovamento da chi, evidentemente, avrebbe voluto mettere a profitto il furto, lucrando sulla reimmissione dei pezzi nel mercato nero dei ricambi moto.
Lo sfortunato cittadino non ha mai perso, in queste settimane, la speranza di rientrare in possesso dei pezzi originali del suo motociclo, personalizzato ben prima del furto, attraverso l’affissione di distintivi ed adesivi fatti stampare in serie limitata che avevano reso inequivocabile la paternità del mezzo.
La caparbietà del cittadino è stata premiata quando, stamani, il giovane si è imbattuto, all’interno di una bacheca online, nell’annuncio di vendita di quei pezzi, corredato dalla fotografia degli stessi.
L’uomo si è rivolto senza perder tempo al Commissariato di P.S. “S.Lorenzo” e, “imbeccato” dagli agenti, ha contattato l’utenza del venditore, simulando interesse ad imbastire una trattativa.
Sul luogo concordato ben due venditori / ricettatori hanno trovato però la Polizia di Stato che ha recuperato i pezzi della carenatura e li ha riconsegnati al legittimo proprietario. I due sono stati, inoltre, denunciati per la ricettazione del ciclomotore a bordo del quale avevano raggiunto il luogo dell’incontro, viale della Resurrezione, anch’esso risultato rubato ed anch’esso riconsegnato al proprietario.
Giova precisare che gli indagati sono indiziati in merito al reato contestato e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza
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