Sembrano essere finiti i tempi in cui Berlusconi guardava con ammirazione l’ascesa di Salvini e desiderava una futura coalizione con la Lega: a causa di una manifestazione tenutasi sabato 28 Febbraio a Roma capitanata dal leader del Carroccio, infatti, nulla è più come prima.
«Devo dire che Matteo Salvini non mi è piaciuto per niente. E che la sua operazione, almeno a quello che s’è capito dal comizio di Roma, sta diventando velleitaria e anche un po’ estremista». In effetti, al raduno hanno partecipato i leghisti di vecchio stampo, i neo-leghisti di Noi con Salvini – movimento lanciato da poco da Salvini stesso, affinché la Lega guadagni consensi anche nel sud Italia – e i neo-fascisti di CasaPuond. Durante la manifestazione hanno preso parola Di Stefano, Giorgia Meloni e Marine Le Pen, quest’ultima con un videomessaggio contro il multiculturalismo. Il risultato, secondo alcuni, è stato di insuccesso e, nel corso dell’incontro, sono emerse tutte le contraddizioni del miscuglio eterogeneo che Salvini sta cercando di tenere assieme con una colla di tipo ancora incerto.
«Io voglio parlare di contenuti. Al di là delle polemiche vorrei sapere se FI condivide o meno le proposte della Lega: se non le condividono, peggio per loro, perché i loro elettori sì». Sono queste le dichiarazioni finali di Salvini a chi da FI lo ha accusato di una svolta “alla Grillo”. «Sono felicissimo della manifestazione», conclude. E Maroni rinforza: «Berlusconi dice che Salvini è un Grillo di destra? Forse c’è un pò di invidia da parte sua».
E tra le fila berlusconiane? Renato Schifani interviene commentando: «[FI] decida se stare con la Lega di Salvini o correre alle regionali con Area popolare di NCD e UDC, sia in Veneto sia in Campania. Chiediamo coerenza». Dall’interno del partitio di FI, la dichiarazione maggiormente di spicco è quella di Raffaele Fitto, che afferma: «È evidente che Salvini ha scelto toni, forme e compagnie (e anche alcuni contenuti) che lo spingono molto a destra, in una posizione estrema e non maggioritaria. Ed è evidente che tocca a noi fare il resto del lavoro, e cioè rivolgerci al ceto medio, agli artigiani, ai commercianti, alle partite iva, ai lavoratori autonomi (oltre che ai pensionati e alla parte più dinamica del pubblico impiego) con argomenti più liberali e più costruttivi. La nostra azione come ‘ricostruttori’ serve esattamente a questo». Infine, ecco la curiosa la promessa non mantenuta da Salvini durante la manifestazione: «Questa piazza la lasceremo più pulita di altre zecche». Stando alle dichiarazioni di funzionari del Comune della capitale, però, gli adesivi della Lega e di CasaPound hanno infestato il centro storico.
Insomma, se da un lato Berlusconi e Salvini avrebbero bisogno entrambi di un’alleanza, dall’altro lato il leader federale della Lega sembra essere in una posizione politica migliore del leader di FI, incrementando in tal modo i propri numeri “anti-Renzi”.
Claudio Francesco Nicolosi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.