ROMA – Il 4 maggio scorso la Camera dei deputati ha approvato la nuova legge sulla legittima difesa. L’approvazione è arrivata grazie ai 225 voti a favore, contro i 166 contrari e 11 astenuti. Con l’approvazione ottenuta alla Camera, il disegno di legge adesso passerà al Senato. Le prime reazioni si sono divise tra la soddisfazione della maggioranza parlamentare e le forti critiche dell’opposizione, guidata principalmente da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord. Ma nello specifico, cosa prevede la nuova legge sulla legittima difesa?
Sostanzialmente, il disegno di legge approvato dalla Camera consiste in un’aggiunta alle norme già esistenti in materia, mirato a far luce su alcune fattispecie penali, come ad esempio la legittima difesa, punto più discusso del nuovo disegno normativo, la quale sarà contemplata nei seguenti tre casi:
Oltre ai temi appena affrontati, nelle modifiche del testo è previsto anche il cosiddetto “choc da aggressione”. In sostanza, nella legittima difesa in casa è sempre esclusa la colpa di chi spara, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, a causa di un grave turbamento psichico.
Come detto in apertura, dopo il voto si sono registrate numerose reazioni, sia dalla maggioranza parlamentare, sia dall’opposizione. «Siamo soddisfatti, abbiamo posto rimedio alla legge della Lega che era un flop» ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano, il quale ha, successivamente, aggiunto: «Se il testo uscito dalla Camera va bene, ok; se il testo non è chiaro su questo aspetto, c’è sempre il Senato e si migliora. In questo passaggio, l’accordo di maggioranza ha funzionato e le opposizioni si sono sottratte; noi siamo anche al Senato per far funzionare l’accordo di maggioranza, per cui chiunque, a cominciare dal Pd, voglia rafforzare il testo nella direzione di una difesa h24 che sia sempre legittima, troverà Alternativa popolare e tutti noi al fianco di questa idea». «Il testo varato oggi rafforza le tutele giuridiche di chi viene aggredito in casa, sollevandolo, se prosciolto, anche dalle spese processuali, ma sempre nel solco della Costituzione e dei principi dello Stato di diritto», ha infine chiarito la Presidente della commissione Giustizia Donatella Ferranti.
Dall’opposizione, invece, sono arrivate dure critiche, a partire dal leader della Lega Nord Matteo Salvini. Nell’immediato post-votazione, Salvini ha affermato, urlando dalla tribuna di Montecitorio, che «È una vergogna», aggiungendo che «Questa legge è l’ennesimo affronto di un governo clandestino il quale arma i ladri e non difende i cittadini». Sempre il leader del carroccio, ha successivamente detto: «Se vanno avanti con questa schifezza raccogliamo le firme per un referendum che la cancelli». Della stessa opinione Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha voluto denunciare «una legge che lega le mani agli italiani. Noi vogliamo cercare di costruire uno Stato che sta dalla parte delle vittime e non con i carnefici».
Marco Razzini
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