Parfianka, Neirana, Dente di Cavallo, Profeta di Partanna, sono solo alcune delle varietà di melagrana più apprezzate per le loro innumerevoli proprietà benefiche. L’universo di questo prezioso alleato della nostra salute è assai vasto, ma i “segreti” per scegliere una buona melagrana sono comuni a tutte le cultivar. Bacca carnosa contenente semi detti Arilli, la melagrana è un antiossidante e antinfiammatorio naturale in grado di rinforzare le ossa, di controllare il colesterolo e di ridurre il rischio di contrarre l’artrosi.
La scelta del frutto autunnale per eccellenza si basa su tre semplici regole; prima fra tutte l’esame visivo. Verificate forma e colore delle bacche in questione, facendo attenzione che queste abbiano un aspetto leggermente squadrato in conseguenza del fatto che i semi carichi di succo si spandono lungo le pareti donando la tipica forma, e che abbiano un colore intenso, brillante, privo di macchie scure e mai tendente all’opaco, poiché ciò potrebbe indicare che un grado di maturazione già avanzato.
Seconda preziosa regola consiste nel toccare la superficie del frutto provando a scalfirlo leggermente con un’unghia per controllare che non vi sia una corazza molto dura o la presenza di tagli, muffa, parti molli, indice rispettivamente di un frutto acerbo, nel primo caso, ed eccessivamente maturo negli altri.
Ultima caratteristica da attenzionare consiste nel valutare il peso del frutto, privilegiando quelli più pesanti a parità di volume, poiché contenenti un maggior numero di semi (fino a 600) ricchi di prezioso succo. Infine, è importante ricordare che ponendo le melagrane in frigorifero è possibile aumentare la loro conservazione fino a due mesi.
Dott. Renzo Pierpaolo Turco
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