Che mondo sarebbe senza social network? Questa, in un certo senso, è la domanda che, oggi, si pongono la maggior parte degli utenti iscritti su Facebook, Twitter, LinkedIn, e Instagram. Quest’ultimo, soprattutto, sta, via via, affermandosi come la piattaforma migliore in cui monetizzare la propria presenza online. In che senso? Nel senso che, come ben sappiamo, superata una certa soglia di followers, si dice che il social in questione cominci a pagarti; e proprio per questo, infatti, la maggior parte dei lavori che, attualmente, vanno per la maggiore, sono svolgibili online. Nello specifico, l’influencer; lo stesso che ama sponsorizzare un brand in particolare – che può anche esser stato inventato da lui stesso –, e si serve di Instagram per sostenersi economicamente e al livello di fama, nazionale e internazionale.
Come riporta Forbes, a tal proposito, Instagram ha, il 30 settembre scorso, lanciato l’account @creator, lo stesso che aiuterà i più volenterosi a crescere in termini di seguaci, ma anche a creare contenuti sempre più accattivanti, che colpiscano l’utente di turno e lo inducano – possibilmente – a comprare. Praticamente, viene messa in gioco una nuova modalità di gestione dei messaggi, nonché la visualizzazione delle metriche a riguardo di chi segue e abbandona quel determinato profilo. E se lo si segue attentamente, è già possibile scorgerne le diversità che Instagram, indirettamente, consiglia di apportare al proprio profilo se si vuole avere successo.
Al livello stilistico, il social permette di gestire le immagini direttamente nella pagina principale del profilo (meglio conosciuta come feed), facendo in modo, seppur gestibili una ad una se prese singolarmente, che possano diventare parte integrante di un unico blocco. I contenuti, all’interno delle stories, sono stati semplificati particolarmente, situati in un unico blocco e su uno sfondo colorato. Inoltre, è stata abolita la presenza di elementi cliccabili, che, se presenti, consentono la promozione della storia stessa. Per quanto riguarda, invece, i testi, si consiglia di redigerli abbastanza stringati e che non vadano oltre le tre righe; contenenti, per di più, sempre un’emoticon. L’hashtag, ulteriormente, non è più compreso all’interno di una frase o testo, e si consiglia, invece, di usare il proprio tag – nel caso del su detto profilo, @creator.
Secondo le statistiche riportate, @creator, nelle prime 24 ore, è cresciuto di, invero, oltre mille followers, con un seguito dei post positivamente disarmante, e visualizzazioni da capogiro. Non male per quella che viene definita come la “prima Accademia in cui imparare come diventare influencer”, quindi, perché non provare a seguirne le orme? Potrebbe essere la “svolta” che molti stanno aspettando…
Anastasia Gambera
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