Che fine ha fatto il giovane Kevin McCallister? Tutti lo ricordano da solo per le feste di Natale dopo che la madre, di fretta e furia, lo dimenticò a casa! A venticinque anni di distanza, cosa sarà rimasto, al bambino, di quel ricordo?
A pochissimi giorni dall’inizio delle feste natalizie, come da tradizione ormai consolidata la televisione propone i classici film di Natale che, per quanto se ne sappia la trama a memoria, non passano mai di moda. È il caso del celebre Home Alone, noto con il titolo italiano di Mamma ho perso l’aereo!, uscito nel 1990. La vicenda vede il piccolo Kevin McCallister dimenticato a casa dai genitori che, per la fretta di partire per le vacanze di Natale, salirono sull’aereo lasciando a casa il figlio di appena 8 anni. Se inizialmente per Kevin non fu altro che una gioia avere la casa completamente a disposizione, cibo a volontà e non dover sottostare a nessun tipo di regole, a poco a poco dovette vedersela con qualche impiccio di non poco conto: due ladri, infatti, approfittando dell’assenza della famiglia, decidono di svaligiare la casa, ignari della presenza del piccolo Kevin. Inizia quindi una divertente “lotta” tra i tre, in cui il piccolo, grazie a ingegnosi trucchetti, riuscirà a cavarsela fino al ritorno dei genitori.
Quel che resta di questo famoso film è forse il divertimento per i bambini nel vedere un loro coetaneo fare buffi scherzi agli intrusi, oltre al fatto che dimenticare sempre il figlio a casa per Natale sembra essere un vizio della famiglia: difatti, con il sequel Mamma ho riperso l’aereo – mi sono smarrito a New York del 1992, al ragazzino tocca di nuovo la stessa sorte, questa volta poiché imbarcatosi su un aereo sbagliato rispetto a quello dei genitori, scendendo e ritrovandosi, pertanto, solo nella grande città. Insomma, sembrerebbe proprio che il suo destino sia quello di essere dimenticato e, in un certo senso, abbandonato. A raccontarlo è lui stesso, venticinque anni dopo, attraverso una web series dal titolo Dryvrs, creata e prodotta dal musicista statunitense Jack Dishel. Nel corso degli episodi, il regista, avvalendosi del servizio di taxi Uber (applicazione che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso una comoda app), incontrerà alcuni personaggi un po’ particolari. Nella prima puntata, già su YouTube dal 17 dicembre, dal titolo Just Me In The House By Myself, Jack incontra proprio Kevin McCallister, ormai adulto, alle prese con i traumi subiti da piccolo. Kevin, che da autista diventa passeggero – giacché, dice, la macchina è della moglie e lui non sa guidare – racconta a Jack lo shock che effettivamente gli provocò quel Natale. Emergono, quindi, seppur limitatamente, i difficili rapporti con la madre, che ora lo chiama in continuazione, e le ripercussioni che questo ha sulla sua attuale vita coniugale. Una visione, insomma, diversa di quel bambino che si ricorda, invece, con tanta gioia.
Ciò che colpisce di Dryvrs non è solo il personaggio protagonista di questa prima puntata, ma l’attore che lo interpreta, il quale non poteva che essere lo stesso Macaulay Culkin, oggi 35 enne. Al momento, si sa ben poco di chi effettivamente sia quest’uomo, se non delle notizie sulla sua vita privata giunte negli ultimi anni. Dopo l’abbandono del mondo del cinema da adolescente e la vicenda che lo vide come testimone nel processo a Michael Jackson per pedofilia negli anni duemila, di Culkin si sa solamente la sua dipendenza dalla droga e poco altro. Sembra perfetta, a questo proposito, la parte di Kevin in Dryvrs, anche a distanza di anni, la quale, forse in parte ricalca tratti della sua vita vera. In ogni caso, Jack Dishel ha fatto bene a chiedersi che fine avesse fatto il ragazzino dimenticato a casa per Natale, se non altro stimolando l’interesse dello spettatore: ora, si è solamente curiosi di scoprire chi saranno i prossimi protagonisti della serie che, forse, sono stati dimenticati.
Sofia Bonomo
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