Per amore abbiamo sofferto tutti, ma quando finisce un’amicizia cosa succede? Come ci delude un partner, può deluderci anche un amico. Ma quale tra queste due delusioni fa più male?
Non ci sono molti studi sull’amicizia e sulle dinamiche relazionali. Quasi impossibile paragonarli alla tematica amorosa. Nell’ultimo periodo però, la psicologia sociale ha rilevato un dato interessante: perdere un’amicizia fa male quanto perdere un amore.
Quando perdiamo un’amicizia ci ritroviamo a mangiare chili di gelato sul divano come Bridget Jones? La “botta” è pari a una relazione amorosa che va in pezzi?
Sulla rivista Epidemiology and Community Health è stato pubblicato uno studio che afferma come uomini e donne soffrano nello stesso modo quando si perde un amico. Gli amici, fin dall’infanzia, sono una parte costante della nostra vita, dunque vengono visti come parte dell quotidianità, diventando essenziali.
Per quanto possa sembrare strano, in amore e in amicizia succede la stessa cosa: ci circondiamo delle persone che crediamo di meritare. Quando abbiamo perso un’amicizia e finito una relazione, abbiamo sofferto nello stesso modo?
Ovviamente la risposta è prettamente personale e soggettiva. Dunque, per questo ci sono due scuole di pensiero: chi ha sofferto di più per amore spiega che: “Da quando nasci fino all’adolescenza i rapporti che si hanno sono quasi ed esclusivamente amicizie e quindi sono stati necessari più anni per confrontarti con questo tipo di relazioni. Per quanto riguarda le esperienze amorose, quelle serie, arrivano solo dopo una certa età. Dunque siamo meno esperti, meno pronti, meno abituati a gestire queste situazioni dall’inizio alla loro fine”.
Chi ha sofferto di più per la fine di un’amicizia spiega che chi trova un amico trova un tesoro. “Possiamo amare quanto e come vogliamo, ma la perdita di un amico è una ferita profonda: perdere un amore fa male, ma perdere un’amicizia uccide.” Perché come diceva François de La Rochefoucauld:“Per quanto sia raro il vero amore, è ancor più rara la vera amicizia”.
Nicole Rastelli
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Chi la conosce la descrive come “la Ragazza bionda sempre vestita di verde con un bicchiere di vino in mano”, in realtà, nella vita privata si dovrebbe aggiunge “e un libro accanto a lei”, perché la lettura la considera una pratica intima, segreta, da fare con se stessi senza nessuno attorno. Ha sempre amato leggere e proprio da questo ha compreso quanto informarsi e condividere possa aiutare la conoscenza di ogni essere umano. Il suo motto, a proposito di conoscenza, è “Io so di non sapere”: nella vita di ognuno di noi è importante conoscere i propri limiti, ma con l’obiettivo di migliorarsi sempre.