In particolare, tre degli indagati, di cui due destinatari di custodia in carcere e uno della misura cautelare degli arresti domiciliari, sono stati arrestati a Palermo; il quarto, finito anch’egli ai domiciliari, a Marsala.
Quanto all’evento criminoso, il primo febbraio 2022, tre soggetti tutti travisati, al fine di accedere alle cassette di sicurezza ed alla cassaforte dell’istituto che effettua prestiti su pegno, avevano cercato di immobilizzare con violenza un dipendente all’atto del suo ingresso pomeridiano in banca. Difronte alla resistenza dell’operatore bancario i soggetti non erano riusciti nell’intento e si erano allontanati precipitosamente a bordo di una Fiat Panda compendio di furto poi abbandonata, e di altri veicoli.
Le indagini, avviate a partire da una minuziosa ricostruzione delle immagini tratte dai sistemi di videosorveglianza della zona e proseguite mediante attività intercettive e tecnico scientifiche nonché con l’esecuzione di una complessa ricostruzione dei dati del traffico telefonico, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari nei confronti dei quattro soggetti, di cui uno, rimasto fuori dall’istituto, aveva svolto la funzione di autista.
Decisiva anche un’impronta rilevata dalla Polizia Scientifica su di un foglio affisso da uno dei soggetti all’ingresso della banca, per simulare la chiusura dell’istituto.
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