Il phablet nasce dalla fusione di phone e tablet, e una delle caratteristiche che lo contraddistinguono è sicuramente quella di essere una via di mezzo tra un classico smartphone, sebbene pensato per un utilizzo avanzato in campo multimediale e professionale, e un tablet più piccolo del consueto. A cosa si deve proprio questo nome?La definizione nasce principalmente dall’esigenza di designare in qualche modo i dispositivi tecnologici con dimensioni del display superiori ai 4 pollici e minori di con prestazioni superiori rispetto a quelle di un normale telefono. I phablet, infatti, vantano un display di dimensioni variabili dai 5,5 ai 6 pollici, una connettività di ultima generazione 4G LTE e processori da 4 o 8 core, con caratteristiche che permettono un utilizzo continuo senza il benché minimo rischio di rallentamenti o blocchi improvvisi.
Il phablet ha riportato in auge anche l’uso del pennino, accessorio considerato superfluo dopo l’ascesa del touchscreen, ma rimpianto specialmente da alcune categorie di utenti, che lo usano per necessità di business. Non solo: i modelli di phablet sono provvisti di fotocamere di ultima generazione, in grado di scattare foto in tutte le condizioni di luce e registrare video di alta qualità in risoluzione Ultra HD. Grazie alle dimensioni del loro display e alla tastiere a schermo, non possiamo rimpiangere le vecchie tastiere QWERTY, poiché le nuove offrono rispetto a quest’ultime un comfort maggiore nell’utilizzo a due mani.
Secondo quanto stimato dalla società di ricerche di mercato Juniper Research nel report Tablets, Phablets & Hybrids: Ecosystem Evolution, Vendor Landscape & Forecasts 2014-2019, i phablet supereranno il 20% delle spedizioni totali di smartphone nel 2019 con 400 milioni di unità, contro i 138 milioni stimati per il 2015. I modelli più ricercati sono:
– l’iPhone 6 Plus, secondo dei dati pubblicati dal Kantar World Panel, rappresenta da solo quasi la metà dei phablet venduti in un solo mese in USA. Ha un sistema operativo iOS, schermo da 5,5 pollici, peso di soli 175 grammi e una fotocamera da 8 megapixel;
– il Samsung Galaxy Note 4, con uno schermo di 5,7 pollici e peso di 180 grammi, ha sistema operativo Android. La fotocamera è da 16 megapixel. È provvisto di pennino S-Pen evoluto, realizzato su misura e che rende possibile ogni tipo di operazione;
– tra i migliori con sistema operativo Windows Phone, invece, c’è il Nokia Lumia 1520. Con uno schermo di 6 pollici e un peso di 210 grammi, ha come novità le lenti Zeiss e lo stabilizzatore ottico, che faranno sentire tutti dei veri professionisti. La fotocamera è di 20 megapixel;
– tra i più economici c’è l’HTC One Max, con sistema operativo Android. Ha uno schermo di 5,9 pollici e un peso di 200 grammi, ma una fotocamera di soli 4,1 megapixel;
– per chi non ama essere appesantito da phablet troppo pesanti, infatti, è stato ideato il leggero LG G3, anch’esso con sistema Android. Schermo di 5,5 pollici e peso di soli 155 grammi, questo modello possiede una fotocamera di 14 megapixel.
Marcello Strano
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