Una macchina fotografica, il volto delle donne, ogni Paese del mondo. Questi sono gli ingredienti che hanno permesso a Mihaela Noroc, giovane fotoreporter rumena, di dimostrare che la bellezza non ha confini. Il suo progetto fotografico è stato tradotto in un libro che mostra la meraviglia della diversità.
Mihaela Noroc aveva 16 anni quando le è stata regalata la prima macchina fotografica professionale. Si vergognava a fotografare soggetti in giro per le strade, era timida, perciò ha fatto pratica sulla madre e sulla sorella. Così naturalmente, è nata una passione nel ritrarre le donne nella loro quotidianità, in momenti di tranquillità nei quali emerge tutta la loro bellezza. Mihaela ha deciso, quindi, di lasciare il lavoro e imbastire un progetto personale che unisse la sua passione per le foto al suo amore per i viaggi. L’idea è emersa dopo una vacanza in Etiopia che le ha fatto scoprire un meraviglioso mondo di tradizioni al femminile.
Dal 2013 la fotografa rumena ha cominciato a viaggiare alla volta dei continenti, scattando foto di volti femminili peculiari in ogni Paese in cui approdava. Grazie ai social media la sua missione è diventata popolare e virale, fino ad arrivare alla creazione di un grande progetto di crowdfunding: sono stati gli utenti della rete a scegliere e finanziare le tappe dei suoi viaggi. «Il mio obiettivo è mostrare che la bellezza non ha confini e che la diversità del nostro mondo è un tesoro, non una ragione di conflitto. I trend globali cercano di renderci tutti uguali, ma siamo così belli proprio perché diversi», racconta Mihaela.
Il risultato del lavoro della fotografa originaria di Bucarest è un libro, The Atlas of Beauty. Contiene più di 500 scatti che mostrano la bellezza delle donne di oltre 50 Paesi, accompagnati dalle loro storie di vita quotidiana. Si tratta di un atlante geografico che celebra le diverse femminilità. Una delle preoccupazioni di Mihaela è che, fra 50 anni, le caratteristiche più importanti delle culture a cui apparteniamo possano essere andate perse, nel corso della globalizzazione dei canoni estetici. Il suo è un modo creativo per documentare, e conservare, le molte forme in cui la bellezza si presenta sulla Terra. «Dopotutto, la bellezza è negli occhi di chi guarda, e chi guarda è sempre diverso», spiega la fotoreporter.
La bellezza si trova ovunque, si incontra per caso. La femminilità è ricchezza e va cercata in ogni angolo, lontano dalle immagini stereotipate e uniformi a cui siamo abituati. È importante la volontà di non lasciarsi omologare, di valorizzarsi e rimanere fedeli a se stessi. «La vera bellezza non ha confine. La puoi trovare in Africa o in Europa, in un paesino o in un grattacielo, in piccoli gesti, in uno sguardo intenso, nelle rughe. La bellezza sono le differenze attorno a noi. Nonostante le pressioni che ci sono in tutto il mondo, a mostrarsi attraenti o modeste, ogni donna dovrebbe sentirsi libera di mostrare la propria bellezza», conclude Mihaela Noroc.
Sara Tonelli
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