L‘NBA è da ormai 15 anni, la casa del “King” LeBron James che, vi piaccia o no, deve essere considerato tra i migliori giocatori di ogni epoca. James, dopo i due titoli con i Miami Heat e lo storico titolo con i Cleveland Cavaliers, vuole riportare ai fasti di un tempo (neanche troppo lontano), la franchigia più prestigiosa della lega: i Los Angeles Lakers.
Il 23, in estate, ha scelto di vestire i colori gialloviola, in passato portati in alto da gente del calibro di Kobe Bryant, Shaquille O’Neal e Magic Johnson (attuale massimo dirigente Lakers).
Dopo stagioni piene di difficoltà con pochi risultati, l’avvento di LBJ sembra aver portato nuova speranza a LA. I Lakers si ritrovano con un record di 11-7. Non succedeva dalla stagione 2012-2013 che si ritrovassero con più di 3 partite vinte rispetto a quelle perse. Qualcosa sta cambiando ed è innegabile che sia gran parte merito di James, che riesce a migliorare sempre le squadre che lo accompagnano, qualità innata, che in pochi possono vantare di aver avuto nella storia del gioco.
Nonostante il record più che positivo, i Lakers si ritrovano settimi ad Ovest, dove per ora la lotta per i posti Playoff, è serratissima. Al comando, troviamo a sorpresa, i cugini dei Los Angeles Clippers del nostro Danilo Gallinari e i Memphis Grizzlies (vicini a firmare Joakim Noah); seguono i Golden State Warriors (14-7) che hanno inanellato due vittorie consecutive dopo 4 partite perse filate e ancora privi di Stephen Curry e Draymond Green. Poi troviamo i Denver Nuggets (13-7) in serie positiva da 3 gare. Fino alla tredicesima posizione (occupata dai deludenti Utah Jazz) nessuno sembra tagliato realmente fuori, se non i Phoenix Suns (4-14) che staranno a guardare anche questa stagione (obiettivo Zion?).
Ad Est, continua l’ottima stagione dei Toronto Raptors. L’arrivo in estate di Kawhi Leonard e Danny Green, sembra non aver intaccato la compattezza di una squadra che ormai da anni è una sicurezza in Regular Season. Vedremo ai playoff. Anche Kyle Lowry sta disputando un buonissimo avvio di stagione, l’ex Houston Rockets è il leader della classifica assist (10.5).
Another double-double for Kawhi. pic.twitter.com/3muCg1Kljg
— Toronto Raptors (@Raptors) November 24, 2018
Annaspano i Boston Celtics (10-10), lontani parenti di quelli che la scorsa stagione hanno raggiunto la finale di conference decimati. Al momento i veri outsider dei canadesi, sembrano essere i Milwaukee Bucks (14-5) di Giannis Antetokounmpo, candidato numero 1 al titolo di MVP NBA. Il greco sta viaggiando a 27,2 punti di media con 13 rimbalzi e 5,7 assist e vederlo giocare è una goduria. Sembra letteralmente inarrestabile e da l’impressione di poter schiacciare sopra la testa di chiunque.
Giannis (34 PTS, 18 REB, 8 AST) & DeMar DeRozan (34 PTS, 7 AST) duel in the @Bucks thrilling victory over SAS at home! #FearTheDeer pic.twitter.com/DykiOh0cAb
— NBA (@NBA) November 25, 2018
Tra i rookie NBA, continua a brillare la stella di Luka Doncic. I suoi Dallas Mavericks dopo un inizio da 2-6, si ritrovano adesso con un record di 9-9, complici le 8 vittorie nelle ultime 10 partite. Gran merito va allo sloveno, che sta riscrivendo il libro dei record ogni settimana che passa. Doncic, al suo primo anno, sta tenendo ottimi numeri e gioca come un veterano. 19,1 punti di media con 6,6 rimbalzi e 4,3 assist, ogni tanto ci scordiamo che il ragazzo non ha nemmeno 20 anni.
Dario Consoli
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